Fra una serie di studi apparsi nel volume Spiritualità e utopia: la rivista “Coenobium” (1906-1919) (Lugano, 10 novembre-Milano, 11 novembre 2005), a cura di Fabrizio Panzera e Daniela Saresella, Milano, Cisalpino. Istituto Editoriale Universitario – Monduzzi Editore, 2007, il saggio esamina il contenuto e la struttura editoriale della rivista, in relazione al dibattito che aveva portato alla sua nascita. La rassegna luganese era sorta grazie al sodalizio fra Enrico Bignami e Arcangelo Ghisleri, con il contributo di figure quali Giuseppe Rensi, caporedattore fino al 1914, Angelo Crespi e Alfredo Poggi, passando da un primo periodo improntato alla riflessione filosofica e religiosa, con evidenti simpatie moderniste, a una seconda e più difficile fase legata al pacifismo ispirato da Romain Rolland, senza però riuscire a durare nel tempo, nonostante un ultimo e coraggioso tentativo di riprendere le pubblicazioni nel 1919. Il successo della rivista – che ospita contributi sia in italiano sia in francese e diviene ben presto un’autorevole tribuna della cultura italiana ed europea – si lega indubbiamente all’originalità della struttura, che prevede una nota della Direzione, una serie di articoli e saggi di varie tendenze, spesso di grande importanza culturale e speculativa, una successione di rubriche. Vanno ricordate la Tribuna del Coenobium, che accoglie i numerosi e continui interventi dei lettori, Intorno all’ignoto, Nel vasto mondo, Documenti e ricordi personali, Pagine scelte (poco note o obliate), la Rassegna critica di recensioni di volumi, la Rivista delle riviste, con segnalazioni da un vasto numero di periodici nazionali e internazionali, Consensi e appunti, altro momento d’incontro con il pubblico, le Note a fascio di cronaca culturale, a cui si aggiungono le Inchieste e i Concorsi di grande risonanza, destinati a fornire il materiale per gli Almanacchi. “Coenobium” rivendica di essere un convito di spiriti liberi e un punto d’incontro di liberi studi storico-religiosi, da quelli buddistici e orientalistici a quelli ebraici, da quelli segnati dalle inquietudini del modernismo cattolico ad altri legati al radicalismo protestante, dagli orientamenti ateistici a quelli esplicitamente rivolti alla trascendenza. Prima della Pascendi e della condanna di “Coenobium” rivista nello stesso 1907 e in realtà anche dopo, il riscontro nel mondo cattolico è notevole, ma soprattutto sono i grandi nomi della cultura europea del primo Novecento a incontrarsi sulle pagine di una rivista capace di fornire gli strumenti adatti a una discussione fin dall’inizio basata sul metodo della “libertà” di ricerca e di giudizio.
I caratteri della rivista (struttura, inchieste, almanacchi)
BRESSAN, EDOARDO
2007-01-01
Abstract
Fra una serie di studi apparsi nel volume Spiritualità e utopia: la rivista “Coenobium” (1906-1919) (Lugano, 10 novembre-Milano, 11 novembre 2005), a cura di Fabrizio Panzera e Daniela Saresella, Milano, Cisalpino. Istituto Editoriale Universitario – Monduzzi Editore, 2007, il saggio esamina il contenuto e la struttura editoriale della rivista, in relazione al dibattito che aveva portato alla sua nascita. La rassegna luganese era sorta grazie al sodalizio fra Enrico Bignami e Arcangelo Ghisleri, con il contributo di figure quali Giuseppe Rensi, caporedattore fino al 1914, Angelo Crespi e Alfredo Poggi, passando da un primo periodo improntato alla riflessione filosofica e religiosa, con evidenti simpatie moderniste, a una seconda e più difficile fase legata al pacifismo ispirato da Romain Rolland, senza però riuscire a durare nel tempo, nonostante un ultimo e coraggioso tentativo di riprendere le pubblicazioni nel 1919. Il successo della rivista – che ospita contributi sia in italiano sia in francese e diviene ben presto un’autorevole tribuna della cultura italiana ed europea – si lega indubbiamente all’originalità della struttura, che prevede una nota della Direzione, una serie di articoli e saggi di varie tendenze, spesso di grande importanza culturale e speculativa, una successione di rubriche. Vanno ricordate la Tribuna del Coenobium, che accoglie i numerosi e continui interventi dei lettori, Intorno all’ignoto, Nel vasto mondo, Documenti e ricordi personali, Pagine scelte (poco note o obliate), la Rassegna critica di recensioni di volumi, la Rivista delle riviste, con segnalazioni da un vasto numero di periodici nazionali e internazionali, Consensi e appunti, altro momento d’incontro con il pubblico, le Note a fascio di cronaca culturale, a cui si aggiungono le Inchieste e i Concorsi di grande risonanza, destinati a fornire il materiale per gli Almanacchi. “Coenobium” rivendica di essere un convito di spiriti liberi e un punto d’incontro di liberi studi storico-religiosi, da quelli buddistici e orientalistici a quelli ebraici, da quelli segnati dalle inquietudini del modernismo cattolico ad altri legati al radicalismo protestante, dagli orientamenti ateistici a quelli esplicitamente rivolti alla trascendenza. Prima della Pascendi e della condanna di “Coenobium” rivista nello stesso 1907 e in realtà anche dopo, il riscontro nel mondo cattolico è notevole, ma soprattutto sono i grandi nomi della cultura europea del primo Novecento a incontrarsi sulle pagine di una rivista capace di fornire gli strumenti adatti a una discussione fin dall’inizio basata sul metodo della “libertà” di ricerca e di giudizio.File | Dimensione | Formato | |
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