La monografia esamina le tesi dottrinali che, negli anni novanta, sono venute diffondendosi in Italia sull’obbligo legale di rinegoziare nei contratti in cui vene in rilievo, in diversa forma, l’elemento ‘tempo’. La costruzione teorica – che, per il nostro ordinamento, suscita cautela e perplessità – si fonda su due linee interpretative, l’una, che gravita intorno all’art. 1374 c.c., l’altra, che valorizza in diverso modo il principio di buona fede (art. 1375 c.c.; art. 1366 c.c.). In questa prospettiva, la materia delle sopravvenienze, dominata in via generale dagli istituti della risoluzione e della riduzione ad equità, si accrescerebbe dell’applicazione di strumenti ulteriori, più flessibili e aperti all’intervento giudiziale, a tutela della parte onerata, sul contratto. La tesi, esaminata nella prima parte del lavoro, sembra essere incompatibile con il nostro sistema. La ricerca volge così a chiarire i limiti di compatibilità, nel nostro ordinamento, tra l’efficacia delle clausole generali e l’esercizio del potere di autonomia; e, in particolare, tra la buona fede esecutiva, che esige contegni dal contenuto specifico e dal carattere conclusivo, ed il rinegoziare, fenomeno in potenza dall’esito indistinto. Vengono così fissate, nell'analisi delle varie norme di riferimento, il cui significato è altresì ricavato dalla loro applicazione a fattispecie concrete, le rigide condizioni alle quali è consentito – in assenza di una disciplina convenzionale – di cercare risposte, più o meno esaustive, ai problemi giuridici del rinegoziare. La monografia, richiamata in trattati, monografie e contributi di altro genere (e.g., in F. Macario, Revisione e rinegoziazione del contratto, in Enc. dir., Annali, II, 2 Milano, 2008, p. 1026 ss.; F. Galgano, La globalizzazione nello specchio del diritto, Bologna, 2005, p. 70; A. Cataudella, I contratti. Parte generale, Torino, 2009, p. 240; E. Gabrielli, Contratto e contratti. Scritti, Torino, 2011) è stata recensita sulla Rivista di diritto civile, 2006, I, pp. 526-518 e sulla Rivista della Scuola Superiore dell'economia e delle finanze, n. 3, 2005.
Problemi del rinegoziare
GAMBINO, FRANCESCO
2004-01-01
Abstract
La monografia esamina le tesi dottrinali che, negli anni novanta, sono venute diffondendosi in Italia sull’obbligo legale di rinegoziare nei contratti in cui vene in rilievo, in diversa forma, l’elemento ‘tempo’. La costruzione teorica – che, per il nostro ordinamento, suscita cautela e perplessità – si fonda su due linee interpretative, l’una, che gravita intorno all’art. 1374 c.c., l’altra, che valorizza in diverso modo il principio di buona fede (art. 1375 c.c.; art. 1366 c.c.). In questa prospettiva, la materia delle sopravvenienze, dominata in via generale dagli istituti della risoluzione e della riduzione ad equità, si accrescerebbe dell’applicazione di strumenti ulteriori, più flessibili e aperti all’intervento giudiziale, a tutela della parte onerata, sul contratto. La tesi, esaminata nella prima parte del lavoro, sembra essere incompatibile con il nostro sistema. La ricerca volge così a chiarire i limiti di compatibilità, nel nostro ordinamento, tra l’efficacia delle clausole generali e l’esercizio del potere di autonomia; e, in particolare, tra la buona fede esecutiva, che esige contegni dal contenuto specifico e dal carattere conclusivo, ed il rinegoziare, fenomeno in potenza dall’esito indistinto. Vengono così fissate, nell'analisi delle varie norme di riferimento, il cui significato è altresì ricavato dalla loro applicazione a fattispecie concrete, le rigide condizioni alle quali è consentito – in assenza di una disciplina convenzionale – di cercare risposte, più o meno esaustive, ai problemi giuridici del rinegoziare. La monografia, richiamata in trattati, monografie e contributi di altro genere (e.g., in F. Macario, Revisione e rinegoziazione del contratto, in Enc. dir., Annali, II, 2 Milano, 2008, p. 1026 ss.; F. Galgano, La globalizzazione nello specchio del diritto, Bologna, 2005, p. 70; A. Cataudella, I contratti. Parte generale, Torino, 2009, p. 240; E. Gabrielli, Contratto e contratti. Scritti, Torino, 2011) è stata recensita sulla Rivista di diritto civile, 2006, I, pp. 526-518 e sulla Rivista della Scuola Superiore dell'economia e delle finanze, n. 3, 2005.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.