Primo volume pubblicato in Italia su Hilda Doolittle (H.D.), poeta e narratrice modernista americana trapiantata a Londra, fondatrice, insieme a E.Pound, del primo movimento di avanguardia anglo-americana, il testo si rivolge a un pubblico italiano colto, e non solo agli americanisti. I dieci capitoli in cui si articola seguono la produzione letteraria di H.D., dai primi racconti alle opere della maturità. In tutti è stata ricostruita la rete di relazioni umane e intellettuali, storiche e immaginarie, testuali e personali, attraverso cui mi è stato possibile far emergere una H.D. meno esplorata dalla critica. Singole parole, espressioni, immagini o figure, considerati nodi di raccordo, hanno permesso di non solo ricostruire le relazioni interne alla sua produzione, ma di intesserle nel modernismo anglo-americano, evidenziandone il suo specifico contributo. Capitoli particolarmente innovativi nella critica sull’autrice sono il secondo, che prende in esame i primi racconti inediti in relazione al contesto londinese e suffragista, il terzo che ricostruisce la voce teorica di H.D. e il suo contributo alla poetica imagista; il quinto che, concentrandosi su specifiche “figure d’identità”, costituisce il nodo di raccordo fra le prime opere dell’autrice e quelle della maturità; e infine l’ultimo, da cui prende titolo il volume, che offre una rilettura dell’opera di H.D. a partire dal nome proprio e chiude il lavoro critico su di lei, delineandone l’eredità letteraria.
H.D. La donna che divenne il suo nome
CAMBONI, Marina
2007-01-01
Abstract
Primo volume pubblicato in Italia su Hilda Doolittle (H.D.), poeta e narratrice modernista americana trapiantata a Londra, fondatrice, insieme a E.Pound, del primo movimento di avanguardia anglo-americana, il testo si rivolge a un pubblico italiano colto, e non solo agli americanisti. I dieci capitoli in cui si articola seguono la produzione letteraria di H.D., dai primi racconti alle opere della maturità. In tutti è stata ricostruita la rete di relazioni umane e intellettuali, storiche e immaginarie, testuali e personali, attraverso cui mi è stato possibile far emergere una H.D. meno esplorata dalla critica. Singole parole, espressioni, immagini o figure, considerati nodi di raccordo, hanno permesso di non solo ricostruire le relazioni interne alla sua produzione, ma di intesserle nel modernismo anglo-americano, evidenziandone il suo specifico contributo. Capitoli particolarmente innovativi nella critica sull’autrice sono il secondo, che prende in esame i primi racconti inediti in relazione al contesto londinese e suffragista, il terzo che ricostruisce la voce teorica di H.D. e il suo contributo alla poetica imagista; il quinto che, concentrandosi su specifiche “figure d’identità”, costituisce il nodo di raccordo fra le prime opere dell’autrice e quelle della maturità; e infine l’ultimo, da cui prende titolo il volume, che offre una rilettura dell’opera di H.D. a partire dal nome proprio e chiude il lavoro critico su di lei, delineandone l’eredità letteraria.File | Dimensione | Formato | |
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