Il saggio muove dalla suggestione che la rete e i media sociali pongano dialetticamente i termini di una nuova etica della politica. Essi favoriscono la nascita e la diffusione di nuove relazione solidali cementate da uno scambio cognitivo denso e significativo, capace di prefigurare una nuova responsabilità civile. La rete genera continua innovazione e si rivela potente fattore di mutamento sociale, ridefinendo radicalmente i paradigmi della modernità. Internet è il nerbo della globalizzazione, la sua infrastruttura portante. Gli usi sociali del web possono innescare meccanismi virtuosi di democratizzazione dei processi di trasformazione. O, viceversa, accentuare le storture e le diseguaglianze che minano le fondamenta delle nostre società e con esse la costituzione materiale delle istituzioni sovranazionali. Ricomporre una funzione integrativa della rappresentanza, o- nel rovescio della medaglia- svuotarne i contenuti in una deriva plebiscitaria. La rete reinventa il presente. Una dinamica complessa, piena di contraddizioni, irta di luoghi oscuri ove si annidano pulsioni nichiliste, ma che reca con sé inedite opportunità. Il nesso tra individuo e comunità connaturato alle evoluzioni del web partecipativo plasma i contorni di una nuova soggettività, che riacquista le caratteristiche di figura politica. Una mutazione che cambia- ampliandolo- il concetto di cittadinanza. L’impatto di questa nuova soggettività ha un enorme rilievo politico. Ad essa principalmente si rivolge questa analisi, nella convinzione che sia- per usare le parole che Benjamin ventiduenne dedica alla sua generazione- ‘tutta piena delle immagini che porta con sé dalla terra del futuro’.
Politica 2.0 Crisi e vitalità della democrazia nel tempo della società in rete
VERDUCCI, FRANCESCO
2009-01-01
Abstract
Il saggio muove dalla suggestione che la rete e i media sociali pongano dialetticamente i termini di una nuova etica della politica. Essi favoriscono la nascita e la diffusione di nuove relazione solidali cementate da uno scambio cognitivo denso e significativo, capace di prefigurare una nuova responsabilità civile. La rete genera continua innovazione e si rivela potente fattore di mutamento sociale, ridefinendo radicalmente i paradigmi della modernità. Internet è il nerbo della globalizzazione, la sua infrastruttura portante. Gli usi sociali del web possono innescare meccanismi virtuosi di democratizzazione dei processi di trasformazione. O, viceversa, accentuare le storture e le diseguaglianze che minano le fondamenta delle nostre società e con esse la costituzione materiale delle istituzioni sovranazionali. Ricomporre una funzione integrativa della rappresentanza, o- nel rovescio della medaglia- svuotarne i contenuti in una deriva plebiscitaria. La rete reinventa il presente. Una dinamica complessa, piena di contraddizioni, irta di luoghi oscuri ove si annidano pulsioni nichiliste, ma che reca con sé inedite opportunità. Il nesso tra individuo e comunità connaturato alle evoluzioni del web partecipativo plasma i contorni di una nuova soggettività, che riacquista le caratteristiche di figura politica. Una mutazione che cambia- ampliandolo- il concetto di cittadinanza. L’impatto di questa nuova soggettività ha un enorme rilievo politico. Ad essa principalmente si rivolge questa analisi, nella convinzione che sia- per usare le parole che Benjamin ventiduenne dedica alla sua generazione- ‘tutta piena delle immagini che porta con sé dalla terra del futuro’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.