Sommario. Il presente articolo sviluppa con rigore l’analisi linguistica sulla dislocazione a destra e a sinistra nella sintassi italiana e spagnola. In italiano la dislocazione appare nella lingua sin dalle testimonianze più antiche, nel Placito campano si legge: “Sao ko kelle terre… trenta anni le possette parte Sancti Benedicti”. Anche in spagnolo questa costruzione è antica come la lingua stessa e, come afferma Álvaro Galmés de Fuentes, ciò può essere dovuto ad un’influenza stilistica dell’arabo: “que a mis fijas bien las casaré yo (Cid, 2834); et estos quatro tiempos partiéronlos a manera de los quatro elementos (Libro del Açedrez)”. In questa analisi di approfondimento abbiamo verificato come non esista unanimità nella terminologia impiegata negli studi sulla costruzione che ci interessa. Infatti, tale costruzione è stata variamente denominata: dislocazione, tematizzazione, topicalizzazione, rematizzazione, ecc. Molti ricercatori per riferirsi al fenomeno in generale, preferiscono il termine topicalizzazione, giacché evita un richiamo, sebbene indiretto, ad un’analisi di movimento. I dati ottenuti hanno messo, inoltre, in evidenza che: -La frequenza d’uso di queste strutture è più alta in italiano dove, spesso, sono grammaticalizzate, sia se i costituenti sono già noti sia se sono nuovi, mentre invece in spagnolo il loro uso è ridotto e si potrebbero dislocare solo se i costituenti sono già dati, specifici. -Le loro funzioni pragmatiche non sempre coincidono. In effetti, in italiano si stabilisce una supposta confidenza tra gli interlocutori che non si apprezza in spagnolo. Infine, con tale lavoro abbiamo osservato come in spagnolo le dislocazioni interferiscono con la ‘coniugazione oggettiva’ dove il valore dei clitici più che anaforico è sintattico e si rivela la loro natura di marcatori di concordanza. Resumen. En italiano, la dislocación aparece en el idioma desde sus primeros testimonios, en el Placito campano leemos: “Sao ko kelle terre… trenta anni le possette parte Sancti Benedicti”. También en español esta construcción es tan antigua como el propio idioma y, como afirma Álvaro Galmés de Fuentes, puede haberse debido a una influencia estilística del árabe: “que a mis fijas bien las casaré yo (Cid, 2834); et estos quatro tiempos partiéronlos a manera de los quatro elementos (Libro del Açedrez)”. Sin embargo, hoy en día, en la literatura lingüística los investigadores no coinciden en sus definiciones de esta construcción ‘marcada’ que consiste en la colocación en posición inicial o final de frase, de un constituyente sintáctico temático y dado. La costrucción que nos interesa es la que ha sido variamente denominada dislocación (a la izquierda o la la derecha), tematización, topicalización, rematización, etc. Muchos investigadores para referirse al fenómeno en general, prefieren el término topicalización, en cuanto evita una vuelta, si bien indirecta, a un análisis de movimiento. Abstract. Dislocation in the Italian language appears since ancient scripts. In fact, in the Placito campano, we read “Sao ko kelle terre… trenta anni le possette parte Sancti Benedicti”. This construction in the Spanish language is as ancient as the language itself and Álvaro Galmés de Fuentes says that this could be due to the stylistic influence of the Arab language: “que a mis fijas bien las casaré yo (Cid, 2834); et estos quatro tiempos partiéronlos a manera de los quatro elementos (Libro del Açedrez)”. In this analysis we ascertain that there is no unanimity in the terminology used in the studies on this type of contruction which has been named differently i.e.: thematisation, topicalization, rematisation. Many researchers prefer the term topicalization since it avoids the reference to an analysis of mouvement.

La dislocación en la sintaxis italiana y española. Aspectos textuales y traductivos

FRANCESCONI, ARMANDO
2005-01-01

Abstract

Sommario. Il presente articolo sviluppa con rigore l’analisi linguistica sulla dislocazione a destra e a sinistra nella sintassi italiana e spagnola. In italiano la dislocazione appare nella lingua sin dalle testimonianze più antiche, nel Placito campano si legge: “Sao ko kelle terre… trenta anni le possette parte Sancti Benedicti”. Anche in spagnolo questa costruzione è antica come la lingua stessa e, come afferma Álvaro Galmés de Fuentes, ciò può essere dovuto ad un’influenza stilistica dell’arabo: “que a mis fijas bien las casaré yo (Cid, 2834); et estos quatro tiempos partiéronlos a manera de los quatro elementos (Libro del Açedrez)”. In questa analisi di approfondimento abbiamo verificato come non esista unanimità nella terminologia impiegata negli studi sulla costruzione che ci interessa. Infatti, tale costruzione è stata variamente denominata: dislocazione, tematizzazione, topicalizzazione, rematizzazione, ecc. Molti ricercatori per riferirsi al fenomeno in generale, preferiscono il termine topicalizzazione, giacché evita un richiamo, sebbene indiretto, ad un’analisi di movimento. I dati ottenuti hanno messo, inoltre, in evidenza che: -La frequenza d’uso di queste strutture è più alta in italiano dove, spesso, sono grammaticalizzate, sia se i costituenti sono già noti sia se sono nuovi, mentre invece in spagnolo il loro uso è ridotto e si potrebbero dislocare solo se i costituenti sono già dati, specifici. -Le loro funzioni pragmatiche non sempre coincidono. In effetti, in italiano si stabilisce una supposta confidenza tra gli interlocutori che non si apprezza in spagnolo. Infine, con tale lavoro abbiamo osservato come in spagnolo le dislocazioni interferiscono con la ‘coniugazione oggettiva’ dove il valore dei clitici più che anaforico è sintattico e si rivela la loro natura di marcatori di concordanza. Resumen. En italiano, la dislocación aparece en el idioma desde sus primeros testimonios, en el Placito campano leemos: “Sao ko kelle terre… trenta anni le possette parte Sancti Benedicti”. También en español esta construcción es tan antigua como el propio idioma y, como afirma Álvaro Galmés de Fuentes, puede haberse debido a una influencia estilística del árabe: “que a mis fijas bien las casaré yo (Cid, 2834); et estos quatro tiempos partiéronlos a manera de los quatro elementos (Libro del Açedrez)”. Sin embargo, hoy en día, en la literatura lingüística los investigadores no coinciden en sus definiciones de esta construcción ‘marcada’ que consiste en la colocación en posición inicial o final de frase, de un constituyente sintáctico temático y dado. La costrucción que nos interesa es la que ha sido variamente denominada dislocación (a la izquierda o la la derecha), tematización, topicalización, rematización, etc. Muchos investigadores para referirse al fenómeno en general, prefieren el término topicalización, en cuanto evita una vuelta, si bien indirecta, a un análisis de movimiento. Abstract. Dislocation in the Italian language appears since ancient scripts. In fact, in the Placito campano, we read “Sao ko kelle terre… trenta anni le possette parte Sancti Benedicti”. This construction in the Spanish language is as ancient as the language itself and Álvaro Galmés de Fuentes says that this could be due to the stylistic influence of the Arab language: “que a mis fijas bien las casaré yo (Cid, 2834); et estos quatro tiempos partiéronlos a manera de los quatro elementos (Libro del Açedrez)”. In this analysis we ascertain that there is no unanimity in the terminology used in the studies on this type of contruction which has been named differently i.e.: thematisation, topicalization, rematisation. Many researchers prefer the term topicalization since it avoids the reference to an analysis of mouvement.
2005
9788469089552
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