Il volume – facendo seguito agli studi recentemente prodotti da Maria Cristina Giuntella e da Antonio Gibelli – affronta con ampiezza di vedute il rapporto tra l’infanzia italiana e la guerra nel corso del Novecento, mostrando in quale misura e secondo quali modalità la guerra totale influenzò irrimediabilmente la vita quotidiana dell’infanzia italiana. Prendendo le mosse dalla formazione dell’immaginario bellico infantile per mezzo dell’intervento propagandistico del regime fascista nella scuola e nella società civile, l’autore passa a dimostrare la massiccia mobilitazione dell’infanzia sviluppatasi in seguito allo scoppio della guerra e l’inevitabile coinvolgimento dell’infanzia in quella che è stata definita la “guerra ai civili”, con la morte di migliaia di bambini. Lo studio prosegue e si conclude nell’immediato dopoguerra, durante il quale i devastanti effetti della guerra seguitarono a farsi sentire a lungo, con l’incremento della delinquenza minorile, lo spettro della fame e il flagello dei residuati bellici e delle bombe inesplose, che causarono la morte o la mutilazione di altre migliaia di bambini. Il volume è stato recensito da Davide Montino su "History of Education and Children's Literature", II, n. 2, 2007.s
È arrivata la bufera. L’infanzia italiana e l’esperienza della guerra totale (1940-1950)
MEDA, JURI
2007-01-01
Abstract
Il volume – facendo seguito agli studi recentemente prodotti da Maria Cristina Giuntella e da Antonio Gibelli – affronta con ampiezza di vedute il rapporto tra l’infanzia italiana e la guerra nel corso del Novecento, mostrando in quale misura e secondo quali modalità la guerra totale influenzò irrimediabilmente la vita quotidiana dell’infanzia italiana. Prendendo le mosse dalla formazione dell’immaginario bellico infantile per mezzo dell’intervento propagandistico del regime fascista nella scuola e nella società civile, l’autore passa a dimostrare la massiccia mobilitazione dell’infanzia sviluppatasi in seguito allo scoppio della guerra e l’inevitabile coinvolgimento dell’infanzia in quella che è stata definita la “guerra ai civili”, con la morte di migliaia di bambini. Lo studio prosegue e si conclude nell’immediato dopoguerra, durante il quale i devastanti effetti della guerra seguitarono a farsi sentire a lungo, con l’incremento della delinquenza minorile, lo spettro della fame e il flagello dei residuati bellici e delle bombe inesplose, che causarono la morte o la mutilazione di altre migliaia di bambini. Il volume è stato recensito da Davide Montino su "History of Education and Children's Literature", II, n. 2, 2007.sI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.