Rispetto al profilo prevalentemente analitico del dibattito sulla filosofia del linguaggio, l'attenzione agostiniana al linguaggio è orientata in una diversa direzione: recuperare una dimensione ontologico-personalistica, cioè interiore, radicalizzando in senso speculativo il temna della genesi del senso. Il contributo di Agostino, mentre offre indicazioni importanti in una prospettiva spesso trascurata da interpretazioni frettolosamente intimistiche, può assumere un ruolo fecondo di interlocuzione critica con il pensiero conremporaneo proprio in ordine allo statuto epistemologico e ontologico della comunicazione interpersonale. L'attenzione di Wittgenstein ad Agostino su questo punto ne rappresenta una prova non secondaria.
Il linguaggio come segno e come testimonianza. Una rilettura di Agostino
ALICI, Luigino
1976-01-01
Abstract
Rispetto al profilo prevalentemente analitico del dibattito sulla filosofia del linguaggio, l'attenzione agostiniana al linguaggio è orientata in una diversa direzione: recuperare una dimensione ontologico-personalistica, cioè interiore, radicalizzando in senso speculativo il temna della genesi del senso. Il contributo di Agostino, mentre offre indicazioni importanti in una prospettiva spesso trascurata da interpretazioni frettolosamente intimistiche, può assumere un ruolo fecondo di interlocuzione critica con il pensiero conremporaneo proprio in ordine allo statuto epistemologico e ontologico della comunicazione interpersonale. L'attenzione di Wittgenstein ad Agostino su questo punto ne rappresenta una prova non secondaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.