Pubblicato con contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Fra gli autori appartenenti al cosiddetto “nuovo sperimentalismo”, Gooding è quello che con maggiore consapevolezza filosofica ha cercato di superare le opposte unilateralità della received view e del sociological turn o, in altre parole, tentato di conciliare, nell’interpretazione dell’impresa scientifica, il momento cognitivo e quello sociale, il riferimento alla natura reso possibile dalla pratica sperimentale con la dimensione necessariamente intersoggettiva dell’esperimento stesso. Gooding ha fornito importanti contributi per una teoria realistica dell’esperimento, elaborando un “realismo asintotico” che presenta affinità importanti con la tradizione operazionistica. Esaminando criticamente l’epistemologia di David Gooding, l’autore ne pone tuttavia anche in luce i limiti fondamentali (anzitutto l’opzione naturalistica di fondo) e alcune ambiguità e incertezze, e sviluppa al tempo stesso alcuni aspetti del proprio operazionismo tecnico, mostrando come sia possibile connettere in modo intrinseco e contemporaneamente distinguere senza contraddizioni osservazione e teoria, natura e cultura, scienza e tecnica.
Esperimento e realismo scientifico. Saggio su Gavid Gooding
BUZZONI, Marco
2001-01-01
Abstract
Pubblicato con contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Fra gli autori appartenenti al cosiddetto “nuovo sperimentalismo”, Gooding è quello che con maggiore consapevolezza filosofica ha cercato di superare le opposte unilateralità della received view e del sociological turn o, in altre parole, tentato di conciliare, nell’interpretazione dell’impresa scientifica, il momento cognitivo e quello sociale, il riferimento alla natura reso possibile dalla pratica sperimentale con la dimensione necessariamente intersoggettiva dell’esperimento stesso. Gooding ha fornito importanti contributi per una teoria realistica dell’esperimento, elaborando un “realismo asintotico” che presenta affinità importanti con la tradizione operazionistica. Esaminando criticamente l’epistemologia di David Gooding, l’autore ne pone tuttavia anche in luce i limiti fondamentali (anzitutto l’opzione naturalistica di fondo) e alcune ambiguità e incertezze, e sviluppa al tempo stesso alcuni aspetti del proprio operazionismo tecnico, mostrando come sia possibile connettere in modo intrinseco e contemporaneamente distinguere senza contraddizioni osservazione e teoria, natura e cultura, scienza e tecnica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.