Il saggio si prefigge di verificare la tenuta e l’applicabilità dell’approccio concettuale di Maravall al teatro aureo spagnolo, da lui inteso come mero strumento di propaganda, asservito agli interessi monarchico-aristocratici, e di valutarne l’odierna produttività. Nello specifico ciò che risulta meno condivisibile del suo modello ermeneutico è la visione monolitica della drammaturgia secentesca, la sua ipotesi di un linguaggio di potere che presiederebbe alle espressioni artistico-letterarie, senza tenere invece conto dell’ideario di ciascun autore, dell’articolata differenziazione tra i generi e della particolare strategia comunicativa adottata in ogni singola pièce.
Maravall e il teatro barocco degli ‘scrittori servi’
GENTILLI, Luciana
2008-01-01
Abstract
Il saggio si prefigge di verificare la tenuta e l’applicabilità dell’approccio concettuale di Maravall al teatro aureo spagnolo, da lui inteso come mero strumento di propaganda, asservito agli interessi monarchico-aristocratici, e di valutarne l’odierna produttività. Nello specifico ciò che risulta meno condivisibile del suo modello ermeneutico è la visione monolitica della drammaturgia secentesca, la sua ipotesi di un linguaggio di potere che presiederebbe alle espressioni artistico-letterarie, senza tenere invece conto dell’ideario di ciascun autore, dell’articolata differenziazione tra i generi e della particolare strategia comunicativa adottata in ogni singola pièce.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.