Cfr. recensioni di U. Galimberti, «La Repubblica», 26 maggio 2007, p. 46; E. Loewenthal, «La Stampa», 16 maggio 2007, p. 38; S. Giametta, «Il Giornale», 19 giugno 2007, p. 33: «Tutte le opere... sono... tradotte perseguendo l’ideale della chiarezza, su testi in parte stabiliti dai traduttori stessi, con novità rispetto all’edizione standard di Gebhardt del 1925. [...] Con questo Meridiano Spinoza fa... il suo ingresso trionfale nell’arena degli studi italiani»; P. Rossi, «Il sole 24 ore. Supplemento libri», 10 giugno 2007: «l'edizione comprende precise introduzioni a ciascun singolo testo, 228 fitte pagine di note, una bibliografia delle opere e della critica di oltre 60 pagine, nonché un prezioso e accurato indice degli argomenti che rende questa edizione un indispensabile strumento di lavoro»; E. Severino, «Corriere della Sera», 30 giugno 2007, p. 37: «Spinoza, Opere: quasi duemila pagine, ottime traduzioni inedite: un evento culturale importante»; L. Canfora, «Corriere della Sera», 23 luglio 2007, p. 27: «Dell’opera di Spinoza, ora raccolta da Mondadori in un’eccellente traduzione munita di apparati [...], vanno qui ricordati - e andrebbero posti al centro di ogni moderna storia della filologia - i capitoli VII e VIII del Trattato teologico-politico»; R. Gigliucci, «Liberazione», 6 settembre 2007, p. 3: «La cura filologica è puntigliosa, anche in assenza di testi in lingua originale, con una discussione dei termini chiave e dei luoghi testualmente infidi sempre piena di acribia. Le traduzioni sono frutto di strenua riflessione sulla lingua di Spinoza, soprattutto sul suo latino idiosincratico, talora pregno di riferimenti alla classicità (Seneca, ma anche Terenzio, ecc.), [...], a certi andamenti sintattico-argomentativi “moderni”, ad esempio machiavelliani e hobbesiani, e con forme che fanno pensare a modelli e moduli linguistici ebraici e nederlandesi»; T. Negri, «il Manifesto», 18 settembre 2007; L. Vinciguerra, «Rivista di storia della filosofia», 64, 2009, pp. 321-336.

Lettere. Carteggio con Oldenburg, Bouwmeester, Ostens, Van Velthuysen, Stensen, Fabricius, Graevius, Burgh, traduzioni e note

PROIETTI, Omero
2007-01-01

Abstract

Cfr. recensioni di U. Galimberti, «La Repubblica», 26 maggio 2007, p. 46; E. Loewenthal, «La Stampa», 16 maggio 2007, p. 38; S. Giametta, «Il Giornale», 19 giugno 2007, p. 33: «Tutte le opere... sono... tradotte perseguendo l’ideale della chiarezza, su testi in parte stabiliti dai traduttori stessi, con novità rispetto all’edizione standard di Gebhardt del 1925. [...] Con questo Meridiano Spinoza fa... il suo ingresso trionfale nell’arena degli studi italiani»; P. Rossi, «Il sole 24 ore. Supplemento libri», 10 giugno 2007: «l'edizione comprende precise introduzioni a ciascun singolo testo, 228 fitte pagine di note, una bibliografia delle opere e della critica di oltre 60 pagine, nonché un prezioso e accurato indice degli argomenti che rende questa edizione un indispensabile strumento di lavoro»; E. Severino, «Corriere della Sera», 30 giugno 2007, p. 37: «Spinoza, Opere: quasi duemila pagine, ottime traduzioni inedite: un evento culturale importante»; L. Canfora, «Corriere della Sera», 23 luglio 2007, p. 27: «Dell’opera di Spinoza, ora raccolta da Mondadori in un’eccellente traduzione munita di apparati [...], vanno qui ricordati - e andrebbero posti al centro di ogni moderna storia della filologia - i capitoli VII e VIII del Trattato teologico-politico»; R. Gigliucci, «Liberazione», 6 settembre 2007, p. 3: «La cura filologica è puntigliosa, anche in assenza di testi in lingua originale, con una discussione dei termini chiave e dei luoghi testualmente infidi sempre piena di acribia. Le traduzioni sono frutto di strenua riflessione sulla lingua di Spinoza, soprattutto sul suo latino idiosincratico, talora pregno di riferimenti alla classicità (Seneca, ma anche Terenzio, ecc.), [...], a certi andamenti sintattico-argomentativi “moderni”, ad esempio machiavelliani e hobbesiani, e con forme che fanno pensare a modelli e moduli linguistici ebraici e nederlandesi»; T. Negri, «il Manifesto», 18 settembre 2007; L. Vinciguerra, «Rivista di storia della filosofia», 64, 2009, pp. 321-336.
2007
9788804518259
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