L'obbligo dell'immediata declaratoria della non imputabilità per essere l'imputato minore degli anni quattordici rappresenta la modalità attuativa di alcuni dei canoni fondamentali del processo minorile (minima offensività, destigmatizzazione, autoselettività, deflazione). Le tematiche fondamentali poste dalla disposizione commentata vengono individuate nei problemi di coordinamento tra la decisione ex art. 26 e l'archiviazione. Si analizza in particolare la questione se, nel corso delle indagini preliminari, il difetto assoluto di imputabilità debba essere dichiarato con provvedimento di archiviazione ovvero con sentenza di non luogo a procedere. Vengono altresì affrontate le questioni dell'accertamento del fatto e della responsabilità dell’indagato/imputato come presupposto per la pronuncia della declaratoria e si analizzano le ipotesi del compimento di ulteriori indagini ai fini dell'accertamento del fatto e della prevalenza delle cause di proscioglimento più favorevoli all'imputato sulla falsariga di quanto disposto dall'articolo 129 secondo comma c.p.p. Sul versante procedurale, i temi affrontati sono quelli della sede processuale in cui deve avvenire la declaratoria, l'individuazione del giudice competente, il potere di declaratoria ex officio, la necessità di adottare la decisione previo riconoscimento del diritto al contraddittorio, le modalità di acquisizione del consenso dell'imputato alla definizione anticipata del procedimento. Specifica considerazione è stata data alle tematiche della revocabilità e della impugnabilità della sentenza anche alla luce delle modifiche legislative apportate dalla legge n. 46 del 2006 alla disciplina dell'impugnazione della sentenza di non luogo a procedere.

Commento all'art. 26 d.p.r. 448/1988

TASSI, Andrea
2009-01-01

Abstract

L'obbligo dell'immediata declaratoria della non imputabilità per essere l'imputato minore degli anni quattordici rappresenta la modalità attuativa di alcuni dei canoni fondamentali del processo minorile (minima offensività, destigmatizzazione, autoselettività, deflazione). Le tematiche fondamentali poste dalla disposizione commentata vengono individuate nei problemi di coordinamento tra la decisione ex art. 26 e l'archiviazione. Si analizza in particolare la questione se, nel corso delle indagini preliminari, il difetto assoluto di imputabilità debba essere dichiarato con provvedimento di archiviazione ovvero con sentenza di non luogo a procedere. Vengono altresì affrontate le questioni dell'accertamento del fatto e della responsabilità dell’indagato/imputato come presupposto per la pronuncia della declaratoria e si analizzano le ipotesi del compimento di ulteriori indagini ai fini dell'accertamento del fatto e della prevalenza delle cause di proscioglimento più favorevoli all'imputato sulla falsariga di quanto disposto dall'articolo 129 secondo comma c.p.p. Sul versante procedurale, i temi affrontati sono quelli della sede processuale in cui deve avvenire la declaratoria, l'individuazione del giudice competente, il potere di declaratoria ex officio, la necessità di adottare la decisione previo riconoscimento del diritto al contraddittorio, le modalità di acquisizione del consenso dell'imputato alla definizione anticipata del procedimento. Specifica considerazione è stata data alle tematiche della revocabilità e della impugnabilità della sentenza anche alla luce delle modifiche legislative apportate dalla legge n. 46 del 2006 alla disciplina dell'impugnazione della sentenza di non luogo a procedere.
2009
9788814151132
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