Il contributo intende venire a capo del paradosso per cui proprio la società della conoscenza e dell’informazione che tanti mezzi dispiega per la sempre più istantanea messa in comunicazione delle informazioni e delle conoscenze, sia afflitta dalla crescente difficoltà a far consolidare in sapere tale flusso comunicativo, trasformandolo dalla condizione liquida in uno stato di utilizzabilità antropologica produttivo del potenziamento dell’umano. Nel quadro della società post-moderna delineato da J. Habermas e prefigurato già da F. Nietzsche e da M. Scheler, il fenomeno della dis-comunicatività attuale viene fatto risalire agli effetti prodotti dal riduzionismo autoreferenziale dello gnoseologismo antico e moderno che, artificiosamente, trattiene coscienza e conoscenza in una posizione di isolamento reciproco rispetto all’essere, al pari della logica metabiologica sistema-ambiente introdotta da N. Luhmann per gestire anche il mondo della vita umana, riducendone ogni profondità antropologica e ontologica. Per uscire datale logica sistemica comunicativamente depauperante, occorre “recuperare la correlazione interattiva da cui sorge il riferimento dei parlanti” ovvero quella partecipazione ontologica amorosa di un essente all’essere-così di un altro essente senza che in questo così-essente (Soseienden) venga a determinarsi alcuna modificazione (M. Scheler).
La conoscenza come comunicazione d'essere
VERDUCCI, Daniela
2012-01-01
Abstract
Il contributo intende venire a capo del paradosso per cui proprio la società della conoscenza e dell’informazione che tanti mezzi dispiega per la sempre più istantanea messa in comunicazione delle informazioni e delle conoscenze, sia afflitta dalla crescente difficoltà a far consolidare in sapere tale flusso comunicativo, trasformandolo dalla condizione liquida in uno stato di utilizzabilità antropologica produttivo del potenziamento dell’umano. Nel quadro della società post-moderna delineato da J. Habermas e prefigurato già da F. Nietzsche e da M. Scheler, il fenomeno della dis-comunicatività attuale viene fatto risalire agli effetti prodotti dal riduzionismo autoreferenziale dello gnoseologismo antico e moderno che, artificiosamente, trattiene coscienza e conoscenza in una posizione di isolamento reciproco rispetto all’essere, al pari della logica metabiologica sistema-ambiente introdotta da N. Luhmann per gestire anche il mondo della vita umana, riducendone ogni profondità antropologica e ontologica. Per uscire datale logica sistemica comunicativamente depauperante, occorre “recuperare la correlazione interattiva da cui sorge il riferimento dei parlanti” ovvero quella partecipazione ontologica amorosa di un essente all’essere-così di un altro essente senza che in questo così-essente (Soseienden) venga a determinarsi alcuna modificazione (M. Scheler).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.