Una strana tensione sembra attraversare, nella nostra mentalità tardo occidentale, i due livelli antropologici della persona e del lavoro. Da un lato, infatti, sembra essersi ormai assestato il processo, di weberiana memoria, di separazione delle diverse sfere dell’esperienza umana, che ha assegnato a ciascun livello la sua autonoma linea evolutiva; dall’altro, però, altrettanto evidente appare il moltiplicarsi di richiami e legami reciproci tra le parti in gioco, quasi facendo seguito a una esigenza, potente e fortemente pervasiva, di ritrovare forme dinamiche di ricomposizione dell’unità antropologica, allo scopo di preservare dalla dissipazione la ricchezza dei percorsi umani differenziali, che la storia recente ha fatto emergere. Nel riferimento all’ermeneutica del lavoro di Francesco Totaro, il contributo tenta di rispondere alla sollecitazione di elaborare un orizzonte simbolico-metafisico nuovo e più ampio, in cui la persona possa informare del suo orientamento ideale l’essere del lavoro fin nella parcellizzazione più minuta e, corrispondentemente, il lavoro, pur attraverso l’incremento dell’avere, possa condurre a realizzazione il potenziamento ontologico della persona.
Tra lavoro e essere persona: interazioni auspicabili
VERDUCCI, Daniela
2009-01-01
Abstract
Una strana tensione sembra attraversare, nella nostra mentalità tardo occidentale, i due livelli antropologici della persona e del lavoro. Da un lato, infatti, sembra essersi ormai assestato il processo, di weberiana memoria, di separazione delle diverse sfere dell’esperienza umana, che ha assegnato a ciascun livello la sua autonoma linea evolutiva; dall’altro, però, altrettanto evidente appare il moltiplicarsi di richiami e legami reciproci tra le parti in gioco, quasi facendo seguito a una esigenza, potente e fortemente pervasiva, di ritrovare forme dinamiche di ricomposizione dell’unità antropologica, allo scopo di preservare dalla dissipazione la ricchezza dei percorsi umani differenziali, che la storia recente ha fatto emergere. Nel riferimento all’ermeneutica del lavoro di Francesco Totaro, il contributo tenta di rispondere alla sollecitazione di elaborare un orizzonte simbolico-metafisico nuovo e più ampio, in cui la persona possa informare del suo orientamento ideale l’essere del lavoro fin nella parcellizzazione più minuta e, corrispondentemente, il lavoro, pur attraverso l’incremento dell’avere, possa condurre a realizzazione il potenziamento ontologico della persona.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.