Il lavoro affronta lo studio dell’illecito dello Stato per violazione del diritto comunitario. La Corte di Giustizia dell’UE, riconoscendo ai singoli il diritto ad essere risarciti dei danni subiti a seguito di violazioni di norme comunitarie commesse dagli Stati membri, non ha esitato ad utilizzare uno degli istituti più classici del diritto privato (la responsabilità civile) quale leva per assicurare al “cittadino europeo” una tutela effettiva dei diritti riconosciuti in sede comunitaria. Le ripercussioni negli ordinamenti interni sono state particolarmente rilevanti, in quanto si è trattato di conciliare questa nuova figura di illecito con le singole discipline in materia di responsabilità extra-contrattuale. Dopo una accurata ricostruzione della giurisprudenza comunitaria, il lavoro, articolato in quattro capitoli, esamina e pone a confronto le esperienze italiana, francese, tedesca e inglese, evidenziando una diversità di modelli e proponendo una chiave di lettura originale, che colloca questa nuova figura di illecito nell’ambito delle tutele riconosciute al “cittadino europeo”.
L'illecito dello Stato tra diritto comunitario e diritto interno. Una prospettiva comparatistica.
CALZOLAIO, Ermanno
2004-01-01
Abstract
Il lavoro affronta lo studio dell’illecito dello Stato per violazione del diritto comunitario. La Corte di Giustizia dell’UE, riconoscendo ai singoli il diritto ad essere risarciti dei danni subiti a seguito di violazioni di norme comunitarie commesse dagli Stati membri, non ha esitato ad utilizzare uno degli istituti più classici del diritto privato (la responsabilità civile) quale leva per assicurare al “cittadino europeo” una tutela effettiva dei diritti riconosciuti in sede comunitaria. Le ripercussioni negli ordinamenti interni sono state particolarmente rilevanti, in quanto si è trattato di conciliare questa nuova figura di illecito con le singole discipline in materia di responsabilità extra-contrattuale. Dopo una accurata ricostruzione della giurisprudenza comunitaria, il lavoro, articolato in quattro capitoli, esamina e pone a confronto le esperienze italiana, francese, tedesca e inglese, evidenziando una diversità di modelli e proponendo una chiave di lettura originale, che colloca questa nuova figura di illecito nell’ambito delle tutele riconosciute al “cittadino europeo”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
