Le evoluzioni in atto nel mondo del turismo sembrano aprire nuovi orizzonti alla qualificazione dei servizi recettivi, sia alberghieri sia extraalberghieri. Particolarmente, la tendenza, almeno tra le popolazioni economicamente più evolute, a dare maggiore enfasi alla qualità della vita e, conseguentemente, alla dimensioni più qualitativa del tempo libero che si intende dedicare ad attività turistiche, sembra sollecitare ripensamenti nei modelli in uso in questo particolare ambito. Si assiste, da un lato, ad una richiesta di servizi ricettivi personalizzati e di più elevata qualità, dall'altro lato ad un turista sempre più sensibile agli aspetti culturali ed esperenziali della propria vita, aperto alla riscoperta del territorio e delle sue autenticità. Se l'albergo deve offrire esperienze nuove e differenziate di ospitalità, allora deve partire non già dalla gestione dello "spazio", bensì dalla gestione del tempo "co-vissuto" dall'ospite nel processo di produzione-erogazione del servizio offerto. Lo “spazio” (edificio) resta importante ma in via strumentale. Obiettivo di questo lavoro è evidenziare la centralità del fattore tempo e l'opportunità di considerarlo legato alla conoscenza e alla leadership nell'impresa alberghiera, specie allorché si ponga il problema dell’innovazione. Siffatto legame, finora poco approfondito negli studi sull’argomento, può rivelarsi prezioso sotto un duplice profilo. Esso infatti, se ben gestito, può favorire non solo la qualità delle relazioni all’interno dell’albergo, preservandone l’unità e l’integrità sistemica, ma anche e soprattutto un orientamento culturale alla coevoluzione impresa-ambiente. La leadership, intesa come forza integratrice di valori ed esigenze anche cognitive e temporali, esistenti dentro e fuori l’impresa, può svolgere un ruolo rilevante nel favorire coerenze dinamiche tra l’impresa e l’ambiente, anche nell’ottica della sostenibilità. Oggetto privilegiato dell’analisi sono le imprese alberghiere di piccole e medie dimensioni, realtà prevalente nel comparto ricettivo in Italia, a fronte di una pressione competitiva che si rivela sempre più forte dal punto di vista sia quantitativo sia qualitativo e di fatto globale. Si presenta quindi il caso dell’ “albergo diffuso” Sextantio, apprezzato nel mondo per l’innovatività della sua formula imprenditoriale, analizzandone le ricadute in termini di competitività dell’impresa e della destinazione turistica.
Innovazioni made in Italy nel management alberghiero. La realtà degli "alberghi diffusi"
SILVESTRELLI, PATRIZIA;
2010-01-01
Abstract
Le evoluzioni in atto nel mondo del turismo sembrano aprire nuovi orizzonti alla qualificazione dei servizi recettivi, sia alberghieri sia extraalberghieri. Particolarmente, la tendenza, almeno tra le popolazioni economicamente più evolute, a dare maggiore enfasi alla qualità della vita e, conseguentemente, alla dimensioni più qualitativa del tempo libero che si intende dedicare ad attività turistiche, sembra sollecitare ripensamenti nei modelli in uso in questo particolare ambito. Si assiste, da un lato, ad una richiesta di servizi ricettivi personalizzati e di più elevata qualità, dall'altro lato ad un turista sempre più sensibile agli aspetti culturali ed esperenziali della propria vita, aperto alla riscoperta del territorio e delle sue autenticità. Se l'albergo deve offrire esperienze nuove e differenziate di ospitalità, allora deve partire non già dalla gestione dello "spazio", bensì dalla gestione del tempo "co-vissuto" dall'ospite nel processo di produzione-erogazione del servizio offerto. Lo “spazio” (edificio) resta importante ma in via strumentale. Obiettivo di questo lavoro è evidenziare la centralità del fattore tempo e l'opportunità di considerarlo legato alla conoscenza e alla leadership nell'impresa alberghiera, specie allorché si ponga il problema dell’innovazione. Siffatto legame, finora poco approfondito negli studi sull’argomento, può rivelarsi prezioso sotto un duplice profilo. Esso infatti, se ben gestito, può favorire non solo la qualità delle relazioni all’interno dell’albergo, preservandone l’unità e l’integrità sistemica, ma anche e soprattutto un orientamento culturale alla coevoluzione impresa-ambiente. La leadership, intesa come forza integratrice di valori ed esigenze anche cognitive e temporali, esistenti dentro e fuori l’impresa, può svolgere un ruolo rilevante nel favorire coerenze dinamiche tra l’impresa e l’ambiente, anche nell’ottica della sostenibilità. Oggetto privilegiato dell’analisi sono le imprese alberghiere di piccole e medie dimensioni, realtà prevalente nel comparto ricettivo in Italia, a fronte di una pressione competitiva che si rivela sempre più forte dal punto di vista sia quantitativo sia qualitativo e di fatto globale. Si presenta quindi il caso dell’ “albergo diffuso” Sextantio, apprezzato nel mondo per l’innovatività della sua formula imprenditoriale, analizzandone le ricadute in termini di competitività dell’impresa e della destinazione turistica.File | Dimensione | Formato | |
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