Quando nel 1530 l’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme prende possesso dell’isola di Malta, quest’ultima diviene la sede di una straordinaria corte europea, capace di attirare nel XVII secolo artisti come Caravaggio e Mattia Preti, i quali giungono nell’isola con l’intenzione di diventare pittori ufficiali dell’Ordine. In realtà le carriere maltesi dei due pittori sono radicalmente diverse: Caravaggio, non essendo nobile, riesce a diventare solo Cavaliere d’Osservanza ed è costretto a scappare dall’isola per aver ucciso un cavaliere in una rissa, mentre il nobile Mattia Preti, divenuto Cavaliere d’Obbedienza, resta nell’isola come pittore ufficiale dell’Ordine fino alla sua morte. L’Amorino dormiente di Caravaggio, oggi a Palazzo Pitti, e l’Allegoria della Religione dell’Ordine di Mattia Preti, sulla controfacciata della chiesa conventuale, sono esempi emblematici degli opposti esiti dei soggiorni maltesi di due protagonisti del Seicento italiano. Nella loro diversità, entrambi i dipinti sono però legati (velatamente il primo, direttamente il secondo) alla costante presenza nel Mediterraneo del pericolo turco, che allo stesso tempo è la maggiore insidia per Malta e per i suoi cavalieri, ma anche la ragione che giustifica l’esistenza e il riconoscimento stesso dell’ordine, delle sue rendite e dei suoi privilegi da parte degli stati europei.
Il pericolo turco nella committenza dei cavalieri di Malta nel XVII secolo: Caravaggio e Mattia Preti
CAPRIOTTI, GIUSEPPE
2009-01-01
Abstract
Quando nel 1530 l’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme prende possesso dell’isola di Malta, quest’ultima diviene la sede di una straordinaria corte europea, capace di attirare nel XVII secolo artisti come Caravaggio e Mattia Preti, i quali giungono nell’isola con l’intenzione di diventare pittori ufficiali dell’Ordine. In realtà le carriere maltesi dei due pittori sono radicalmente diverse: Caravaggio, non essendo nobile, riesce a diventare solo Cavaliere d’Osservanza ed è costretto a scappare dall’isola per aver ucciso un cavaliere in una rissa, mentre il nobile Mattia Preti, divenuto Cavaliere d’Obbedienza, resta nell’isola come pittore ufficiale dell’Ordine fino alla sua morte. L’Amorino dormiente di Caravaggio, oggi a Palazzo Pitti, e l’Allegoria della Religione dell’Ordine di Mattia Preti, sulla controfacciata della chiesa conventuale, sono esempi emblematici degli opposti esiti dei soggiorni maltesi di due protagonisti del Seicento italiano. Nella loro diversità, entrambi i dipinti sono però legati (velatamente il primo, direttamente il secondo) alla costante presenza nel Mediterraneo del pericolo turco, che allo stesso tempo è la maggiore insidia per Malta e per i suoi cavalieri, ma anche la ragione che giustifica l’esistenza e il riconoscimento stesso dell’ordine, delle sue rendite e dei suoi privilegi da parte degli stati europei.File | Dimensione | Formato | |
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