Elemento distintivo della vita artistica romana tra Sette e Ottocento era la presenza non solo di artisti provenienti dalle diverse nazioni europee ma anche di un pubblico altrettanto internazionale. Una peculiarità che esigeva una nuova sperimentazione di forme di promozione e di mediazione tra artisti e pubblico come le esposizioni delle nuove opere d'arte e la critica artistica divulgata attraverso la stampa periodica. Un riflesso del ruolo di Roma quale «capitale delle arti» ci è trasmesso anche dalla stampa "forestiera", italiana ed europea, ricca di riferimenti, resoconti e notizie sul mondo artistico romano. In particolare le riviste di lingua tedesca appaiono molto attente agli avvenimenti culturali romani. Emerge un'immagine della città non solo come museo a cielo aperto, luogo in cui sperimentare la presenza del mondo antico e contemplare i capolavori dei grandi maestri moderni, ma anche come centro in cui ammirare e acquistare opere d'arte nuove, in cui aggiornarsi sulle ultime novità ed evoluzioni stilistiche e tecniche. Particolarmente incisivi appaiano sotto questo aspetto i contributi di Aloys Hirt per le riviste «Der Teutsche Merkur» e «Italien und Deutschland»; di Karl Ludwig Fernow apparsi su «Der Neue Teutsche Merkur» e di Carl Graß per il «Morgenblatt für gebildete Stände».
"Briefe aus Rom". Le notizie sulla produzione artistica romana tra fine Settecento e inizio Ottocento nelle riviste tedesche
MEYER, SUSANNE ADINA
2007-01-01
Abstract
Elemento distintivo della vita artistica romana tra Sette e Ottocento era la presenza non solo di artisti provenienti dalle diverse nazioni europee ma anche di un pubblico altrettanto internazionale. Una peculiarità che esigeva una nuova sperimentazione di forme di promozione e di mediazione tra artisti e pubblico come le esposizioni delle nuove opere d'arte e la critica artistica divulgata attraverso la stampa periodica. Un riflesso del ruolo di Roma quale «capitale delle arti» ci è trasmesso anche dalla stampa "forestiera", italiana ed europea, ricca di riferimenti, resoconti e notizie sul mondo artistico romano. In particolare le riviste di lingua tedesca appaiono molto attente agli avvenimenti culturali romani. Emerge un'immagine della città non solo come museo a cielo aperto, luogo in cui sperimentare la presenza del mondo antico e contemplare i capolavori dei grandi maestri moderni, ma anche come centro in cui ammirare e acquistare opere d'arte nuove, in cui aggiornarsi sulle ultime novità ed evoluzioni stilistiche e tecniche. Particolarmente incisivi appaiano sotto questo aspetto i contributi di Aloys Hirt per le riviste «Der Teutsche Merkur» e «Italien und Deutschland»; di Karl Ludwig Fernow apparsi su «Der Neue Teutsche Merkur» e di Carl Graß per il «Morgenblatt für gebildete Stände».File | Dimensione | Formato | |
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