Eliminata probabilmente durante i lavori di rinnovamento intrapresi tra lo scadere del Cinquecento e l’Ottocento, fino ad alcuni anni or sono la decorazione pittorica d’età medievale della chiesa di Santo Stefano a Vimercate sembrava irrimediabilmente perduta. Fortunatamente, i restauri che si sono susseguiti a partire dagli anni ottanta del Novecento hanno in parte risarcito a questa lacuna, recuperando ampi resti di un ciclo murale con i Dottori della Chiesa e vari stemmi della famiglia Ghisolfi nella cappella di Sant’Ambrogio, riferibile a un pittore lombardo attivo intorno alla metà del Trecento, e altri frammenti sulla facciata, nella navata nord, nella cripta e nel campanile, tutti di dimensioni troppo contenute per trarne considerazioni utili sui soggetti e i caratteri della più antica decorazione della chiesa, ma sufficienti a comprovarne la consistenza e l’articolata distribuzione. Tra questi, il più antico, databile forse tra la fine dell’XI e il XII secolo, dovrebbe essere un minuto brano con un capitello pseudo-cornizio ritrovato nella navatella settentrionale, mentre alla fine del Duecento dovrebbe risalire un brano di cornice a motivi floreali, in stile bizantineggiante, rinvenuto in facciata. E se un brano di cornice d’affresco databile al XIV secolo si conserva nella cripta, dallo sgombero dei detriti del campanile sono riemersi alcuni frammenti di un altro dipinto murale coevo, con un tratto di cornice e un’aureola, pertinenti probabilmente alla figura di un santo. All’inizio del Cinquecento e a maestranze di cultura zenaliana risale invece l’affresco con il Compianto e la Resurrezione nell’abside meridionale della chiesa, mentre quello con La Veronica tra san Cristoforo e un santo cavaliere recentemente ritrovato nella cripta e qui illustrato per la prima volta sembra risentire anche di influssi leonardeschi.

"Illae figurae antiquae quae penitus nihil ornant": la decorazione pittorica tra Medioevo e Rinascimento

VERGANI, Graziano Alfredo
2008-01-01

Abstract

Eliminata probabilmente durante i lavori di rinnovamento intrapresi tra lo scadere del Cinquecento e l’Ottocento, fino ad alcuni anni or sono la decorazione pittorica d’età medievale della chiesa di Santo Stefano a Vimercate sembrava irrimediabilmente perduta. Fortunatamente, i restauri che si sono susseguiti a partire dagli anni ottanta del Novecento hanno in parte risarcito a questa lacuna, recuperando ampi resti di un ciclo murale con i Dottori della Chiesa e vari stemmi della famiglia Ghisolfi nella cappella di Sant’Ambrogio, riferibile a un pittore lombardo attivo intorno alla metà del Trecento, e altri frammenti sulla facciata, nella navata nord, nella cripta e nel campanile, tutti di dimensioni troppo contenute per trarne considerazioni utili sui soggetti e i caratteri della più antica decorazione della chiesa, ma sufficienti a comprovarne la consistenza e l’articolata distribuzione. Tra questi, il più antico, databile forse tra la fine dell’XI e il XII secolo, dovrebbe essere un minuto brano con un capitello pseudo-cornizio ritrovato nella navatella settentrionale, mentre alla fine del Duecento dovrebbe risalire un brano di cornice a motivi floreali, in stile bizantineggiante, rinvenuto in facciata. E se un brano di cornice d’affresco databile al XIV secolo si conserva nella cripta, dallo sgombero dei detriti del campanile sono riemersi alcuni frammenti di un altro dipinto murale coevo, con un tratto di cornice e un’aureola, pertinenti probabilmente alla figura di un santo. All’inizio del Cinquecento e a maestranze di cultura zenaliana risale invece l’affresco con il Compianto e la Resurrezione nell’abside meridionale della chiesa, mentre quello con La Veronica tra san Cristoforo e un santo cavaliere recentemente ritrovato nella cripta e qui illustrato per la prima volta sembra risentire anche di influssi leonardeschi.
2008
9788836613083
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