A partire da alcune indagini etimologiche sul termine "mito", il lavoro si incentra su quell'altro versante del linguaggio, quello del significante, l'aspetto fonico della lingua che nella letteratura borgesiana simboleggia il luogo intraducibile delle emozioni e del primo contatto affettivo con il mondo. Da una prospettiva borgesiana, il linguaggio impiegato nel "truco", gioco di carte argentino, sembra voler evocare un linguaggio asemantico, quello dei suoni della lingua, vale a dire la zona più vera e tangibile del linguaggio umano.
"L'altro linguaggio di Borges"
BARCHIESI, MARIA AMALIA
2005-01-01
Abstract
A partire da alcune indagini etimologiche sul termine "mito", il lavoro si incentra su quell'altro versante del linguaggio, quello del significante, l'aspetto fonico della lingua che nella letteratura borgesiana simboleggia il luogo intraducibile delle emozioni e del primo contatto affettivo con il mondo. Da una prospettiva borgesiana, il linguaggio impiegato nel "truco", gioco di carte argentino, sembra voler evocare un linguaggio asemantico, quello dei suoni della lingua, vale a dire la zona più vera e tangibile del linguaggio umano.File in questo prodotto:
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