Il potenziamento tecnologico della scienza e l’indebolimento teorico e normativo dell’etica impongono di rivedere un’interpretazione estremistica dell’autonomia, che porta a concepire i due ambiti come sistemi chiusi e autoreferenziali. Occorre invece riattivare un dialogo autentico, evitando una giustapposizione estrinseca tra i dati della scienza e i valori dell’etica. Lo stesso sistema tecnico-scientifico, se inteso in senso storicamente aperto, è attraversato al suo interno da una dimensione valoriale. Una nuova sintesi tra autonomia ed eteronomia presuppone un confronto aperto su almeno tre questioni cruciali: il primato del bene ontologico, distinto dal bene morale; la dialettica di una libertà intesa essenzialmente come responsabilità del bene; l’altezza metafisica della persona umana, irriducibile nella scala del quantitativo. Sono questi i vertici attorno ai quali costruire il triangolo di un’autentica alleanza tra etica e scienza, fondata su una circolarità dialogica: la scienza deve lasciarsi ammaestrare da un’etica del bene; l’etica deve riconoscere le dinamiche interne e i problemi specifici del sistema scientifico; quest’ultimo deve riaprirsi al primato del bene in presenza di dilemmi empiricamente indecidibili.

Verso una nuova alleanza tra scienza ed etica,

ALICI, Luigino
2004-01-01

Abstract

Il potenziamento tecnologico della scienza e l’indebolimento teorico e normativo dell’etica impongono di rivedere un’interpretazione estremistica dell’autonomia, che porta a concepire i due ambiti come sistemi chiusi e autoreferenziali. Occorre invece riattivare un dialogo autentico, evitando una giustapposizione estrinseca tra i dati della scienza e i valori dell’etica. Lo stesso sistema tecnico-scientifico, se inteso in senso storicamente aperto, è attraversato al suo interno da una dimensione valoriale. Una nuova sintesi tra autonomia ed eteronomia presuppone un confronto aperto su almeno tre questioni cruciali: il primato del bene ontologico, distinto dal bene morale; la dialettica di una libertà intesa essenzialmente come responsabilità del bene; l’altezza metafisica della persona umana, irriducibile nella scala del quantitativo. Sono questi i vertici attorno ai quali costruire il triangolo di un’autentica alleanza tra etica e scienza, fondata su una circolarità dialogica: la scienza deve lasciarsi ammaestrare da un’etica del bene; l’etica deve riconoscere le dinamiche interne e i problemi specifici del sistema scientifico; quest’ultimo deve riaprirsi al primato del bene in presenza di dilemmi empiricamente indecidibili.
2004
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