Dall’antica esigenza di «salvare i fenomeni», già sollevata da Platone, fino alla hegeliana Fenomenologia dello Spirito, molti semi fenomenologici sono stati gettati sul terreno della riflessione filosofica, la quale nel XX secolo non solo ha finalmente colto i frutti della pianta fenomenologica, giunta a maturazione, ma con essi ha anche fecondato l’intero contesto culturale contemporaneo. Da tale ibridazione disseminante si sta costituendo sotto i nostri occhi una rete teoretica originale, alla quale come ad una “filosofia prima” si annodano i nuovi saperi scientifico-tecnologici, finora tendenzialmente autoreferenziali e si connette il pensiero filosofico tradizionale, nei cui confronti la nuova teoresi fenomenologica non si pone affatto come antagonista, intendendo piuttosto rappresentarne l’approfondimento e la continuazione, oltre la crisi. E. Husserl, iniziatore del movimento fenomenologico del XX secolo, ha raggiunto piena consapevolezza della peculiare qualità vitale della disseminazione fenomenologica nella fase conclusiva della sua riflessione e non senza essere incappato nel vicolo cieco dell’idealismo, dal quale, anzi, riuscì a venir fuori proprio in virtù del rinnovato riconoscimento del rapporto che inscindibilmente lega coscienza e vita. Tanto che il compito di percorrere e descrivere fenomenologicamente le movenze e le articolazioni di una tale connessione può essere considerato il lascito husserliano agli eredi autentici del suo pensiero: coloro che, come il loro maestro armati di «un atteggiamento radicalmente scettico, ma non propriamente negativo», vanno cercando di penetrare attraverso la crosta dei fatti storici esteriori della filosofia, «indagandone, provandone, verificandone il senso intimo, la nascosta teleologia», allo scopo di favorire l’accadimento dell’evento sperato: «un mutamento fondamentale ed essenziale del senso complessivo della filosofia», di quel senso che come un «ovvio» pietrificato, ne ha attraversato tutte le forme storiche, impedendole di congiungersi con la fluidità diveniente della vita. E’ questo il seme fenomenologico che è, invece, germinato e maturato nella fenomenologia della vita di A.-T. Tymieniecka e che a vasto raggio si è disseminato nel contesto culturale contemporaneo, svolgendo ovunque un’azione vivificante, come il presente volume documenta per la psichiatria e la psicopatologia, per la pedagogia, per l’estetica, per l’economia, per la politica.

Disseminazioni fenomenologiche e innovazioni teoretiche

VERDUCCI, Daniela
2007-01-01

Abstract

Dall’antica esigenza di «salvare i fenomeni», già sollevata da Platone, fino alla hegeliana Fenomenologia dello Spirito, molti semi fenomenologici sono stati gettati sul terreno della riflessione filosofica, la quale nel XX secolo non solo ha finalmente colto i frutti della pianta fenomenologica, giunta a maturazione, ma con essi ha anche fecondato l’intero contesto culturale contemporaneo. Da tale ibridazione disseminante si sta costituendo sotto i nostri occhi una rete teoretica originale, alla quale come ad una “filosofia prima” si annodano i nuovi saperi scientifico-tecnologici, finora tendenzialmente autoreferenziali e si connette il pensiero filosofico tradizionale, nei cui confronti la nuova teoresi fenomenologica non si pone affatto come antagonista, intendendo piuttosto rappresentarne l’approfondimento e la continuazione, oltre la crisi. E. Husserl, iniziatore del movimento fenomenologico del XX secolo, ha raggiunto piena consapevolezza della peculiare qualità vitale della disseminazione fenomenologica nella fase conclusiva della sua riflessione e non senza essere incappato nel vicolo cieco dell’idealismo, dal quale, anzi, riuscì a venir fuori proprio in virtù del rinnovato riconoscimento del rapporto che inscindibilmente lega coscienza e vita. Tanto che il compito di percorrere e descrivere fenomenologicamente le movenze e le articolazioni di una tale connessione può essere considerato il lascito husserliano agli eredi autentici del suo pensiero: coloro che, come il loro maestro armati di «un atteggiamento radicalmente scettico, ma non propriamente negativo», vanno cercando di penetrare attraverso la crosta dei fatti storici esteriori della filosofia, «indagandone, provandone, verificandone il senso intimo, la nascosta teleologia», allo scopo di favorire l’accadimento dell’evento sperato: «un mutamento fondamentale ed essenziale del senso complessivo della filosofia», di quel senso che come un «ovvio» pietrificato, ne ha attraversato tutte le forme storiche, impedendole di congiungersi con la fluidità diveniente della vita. E’ questo il seme fenomenologico che è, invece, germinato e maturato nella fenomenologia della vita di A.-T. Tymieniecka e che a vasto raggio si è disseminato nel contesto culturale contemporaneo, svolgendo ovunque un’azione vivificante, come il presente volume documenta per la psichiatria e la psicopatologia, per la pedagogia, per l’estetica, per l’economia, per la politica.
2007
9788860560780
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