La sentenza resa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo nel caso Ghadamian c. Svizzera offre l’occasione di qualche riflessione sulla giurisprudenza della Corte in relazione alla tutela del diritto alla vita privata e familiare nel contesto migratorio e, in particolare, rispetto all’ampiezza degli obblighi positivi configurabili per gli Stati membri del Consiglio d’Europa con riguardo all’ammissione di cittadini stranieri.
L’ampiezza dell'obbligo positivo di ammettere un cittadino straniero nel caso Ghadamian c. Svizzera
L. Salvadego
2025-01-01
Abstract
La sentenza resa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo nel caso Ghadamian c. Svizzera offre l’occasione di qualche riflessione sulla giurisprudenza della Corte in relazione alla tutela del diritto alla vita privata e familiare nel contesto migratorio e, in particolare, rispetto all’ampiezza degli obblighi positivi configurabili per gli Stati membri del Consiglio d’Europa con riguardo all’ammissione di cittadini stranieri.File in questo prodotto:
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