Il volume esplora la cornice giuridica unitaria del contrasto alla tratta di persone e agli slavery crimes nell'ordinamento internazionale in funzione della comune esigenza di preservare la dignità della persona in ogni circostanza. Partendo da un esame delle origini storiche dei distinti divieti, il volume mette in luce gli elementi di distinzione e di continuità fra le fattispecie di schiavitù, commercio di schiavi, servitù, lavoro forzato e la tratta di persone, chiarendone i precisi confini e le aree di possibile continuità e sovrapposizione. Viene in seguito analizzato il collegamento fra la tratta di persone e gli slavery crimes a partire dalla giurisprudenza internazionale successiva al Secondo conflitto mondiale e nello Statuto della Corte penale internazionale, anche allo scopo di chiarire in quali situazioni gli Stati sono tenuti ad attivare gli specifici strumenti di contrasto dei core crimes e in quali circostanze si configura anche la competenza complementare della Corte penale internazionale. L'indagine non trascura le multiformi modalità della cooperazione fra Stati a carattere orizzontale, verticale e "misto", che caratterizzano il contrasto a questi fenomeni nella più recente prassi statale, per metterne in luce le aree di proficua "contaminazione". E' da ultimo esaminata la concreta attuazione degli obblighi internazionali e sovranazionali in materia di prevenzione, repressione e cooperazione nell'ordinamento italiano e vengono messe in luce le perduranti carenze del quadro normativo interno con specifico riferimento al contrasto e alla prevenzione degli slavery crimes.
Il contrasto alla tratta di persone nel diritto internazionale penale
Salvadego, L.
2025-01-01
Abstract
Il volume esplora la cornice giuridica unitaria del contrasto alla tratta di persone e agli slavery crimes nell'ordinamento internazionale in funzione della comune esigenza di preservare la dignità della persona in ogni circostanza. Partendo da un esame delle origini storiche dei distinti divieti, il volume mette in luce gli elementi di distinzione e di continuità fra le fattispecie di schiavitù, commercio di schiavi, servitù, lavoro forzato e la tratta di persone, chiarendone i precisi confini e le aree di possibile continuità e sovrapposizione. Viene in seguito analizzato il collegamento fra la tratta di persone e gli slavery crimes a partire dalla giurisprudenza internazionale successiva al Secondo conflitto mondiale e nello Statuto della Corte penale internazionale, anche allo scopo di chiarire in quali situazioni gli Stati sono tenuti ad attivare gli specifici strumenti di contrasto dei core crimes e in quali circostanze si configura anche la competenza complementare della Corte penale internazionale. L'indagine non trascura le multiformi modalità della cooperazione fra Stati a carattere orizzontale, verticale e "misto", che caratterizzano il contrasto a questi fenomeni nella più recente prassi statale, per metterne in luce le aree di proficua "contaminazione". E' da ultimo esaminata la concreta attuazione degli obblighi internazionali e sovranazionali in materia di prevenzione, repressione e cooperazione nell'ordinamento italiano e vengono messe in luce le perduranti carenze del quadro normativo interno con specifico riferimento al contrasto e alla prevenzione degli slavery crimes.| File | Dimensione | Formato | |
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