Archaeological Investigations in the Chora of Cyrenaica and Its Necropoleis

The project included an excavation campaign held from July 3 to 19, 2025, organized by building upon the results of previous research conducted by the University of Macerata—particularly by Prof. E. Catani—in the ancient necropoleis of Sunai el Abiad and Beida, located in the Cyrenaican chora (eastern Libya). This initiative represents the natural continuation of a well-established academic tradition of our University in the region. The investigations involved systematic field explorations that made it possible to map, georeference, record, and survey various architectural and hypogean tombs, sarcophagi, rock-cut graves, and other features, with the support of drone overflights. The mission offered a valuable opportunity to enhance existing knowledge and to gather a large amount of new data, integrating direct fieldwork with archival and scientific literature sources, in order to achieve a comprehensive understanding of this largely unpublished ancient landscape. The work also aimed to strengthen international scientific collaboration with Libya and to initiate a strategy for the protection, conservation, and enhancement of this significant yet unfortunately heavily damaged archaeological heritage.

Il Progetto ha previsto una campagna di scavo dal 3 al 19 luglio 2025 organizzata riprendendo i risultati delle precedenti ricerche dell’Università di Macerata, in particolare del prof. E. Catani, nelle necropoli antiche di Sunai el Abiad e di Beida nella chora cirenaica (Libia orientale), in una naturale evoluzione di una consolidata tradizione accademica del nostro Ateneo nella regione. Le indagini hanno previsto esplorazioni sistematiche sul territorio, che hanno consentito di mappare, georeferenziare, schedare e rilevare diverse tombe architettoniche ed ipogee, sarcofagi, fosse nella roccia ed altro, con il supporto di sorvoli con drone. La missione ha costituito un’opportunità preziosa per valorizzare le conoscenze pregresse, per acquisire molti nuovi dati in una lettura, diretta ed integrata con dati di archivio e letteratura scientifica, di questo territorio in antico, ancora largamente inedito. I lavori hanno avuto anche lo scopo di rafforzare la collaborazione scientifica internazionale con la Libia e avviare una strategia di tutela, conservazione e valorizzazione di questo importante patrimonio archeologico diffuso, oggi purtroppo assai danneggiato.