Introduzione: il Progetto e la metodologia

This brief introduction aims to illustrate the Project, the method, and the objectives of the book "Il Parco pubblico di Villa Vitali a Fermo: storia, archeologia e collezionismo" (The Public Park of Villa Vitali in Fermo: History, Archaeology, and Collecting), within the framework of the "Progetto di rigenerazione e riqualificazione del Parco e Giardino Storico di Villa Vitali" (Project for the Regeneration and Redevelopment of the Historical Park and Garden of Villa Vitali), developed by the Municipal Administration of Fermo and funded by the Ministry of Culture through the National Recovery and Resilience Plan (PNRR). The book seeks to reconstruct, in a diachronic manner, the main phases of the site's history, from antiquity to the present, in the northeastern sector of the city of Fermo, particularly the area acquired at the beginning of the 19th century from the noble Vitali family for the construction of the Villa and the arrangement of its Park. The goal was also to contribute to shedding new light on the extent and quality of the objects from the renowned archaeological, artistic, and ethnographic collection of the Vitali family, most of which has been dispersed since the last century, known only through the family’s photographic albums and a small group still preserved at the Ivan Bruschi Antiquarian Museum in Arezzo.

Questa breve introduzione intende illustrare il Progetto, il metodo, gli obiettivi del volume "Il Parco pubblico di Villa Vitali a Fermo: storia archeologia e collezionismo", nell'ambito del "Progetto di Rigenerazione e riqualificazione del Parco e Giardino Storico di Villa Vitali", elaborato dall’Amministrazione Comunale di Fermo, finanziato dal Ministero della Cultura con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Nel volume si è cercato di ricostruire in modo diacronico le principali fasi di vita, dall’antichità ad oggi, nel settore nord-orientale della città di Fermo, in particolare dell’area acquisita a partire dall’inizio del XIX secolo tra i possedimenti della famiglia nobiliare Vitali per la costruzione della Villa e la sistemazione del relativo Parco. L’obiettivo è stato anche quello di contribuire a gettare nuova luce sulla consistenza e sulla qualità degli oggetti della nota collezione archeologica, artistica ed etnografica della famiglia Vitali, per lo più dispersa a partire già dal secolo scorso, è nota soltanto da album fotografici della famiglia e da un piccolo nucleo ancora conservato nella Casa Museo dell’Antiquario Ivan Bruschi di Arezzo.