Nella consapevolezza di una impossibile riduzione a sistema, il contributo indaga il “sentimento leopardiano” di Palazzeschi, testimoniato dallo scrittore in occasioni pubbliche e private, palesato nelle citazioni letterarie esplicite del poeta di Recanati, occultato nelle allusioni riconoscibili nei testi avanguardistici giovanili e in quelli della memorialistica poetica tarda. Quel che emerge del Leopardi di Palazzeschi è una durevole presenza di sottofondo, ora congeniale ora irrisa, in qualche modo paradigmatica.

Palazzeschi e il riso leopardiano

laura melosi
In corso di stampa

Abstract

Nella consapevolezza di una impossibile riduzione a sistema, il contributo indaga il “sentimento leopardiano” di Palazzeschi, testimoniato dallo scrittore in occasioni pubbliche e private, palesato nelle citazioni letterarie esplicite del poeta di Recanati, occultato nelle allusioni riconoscibili nei testi avanguardistici giovanili e in quelli della memorialistica poetica tarda. Quel che emerge del Leopardi di Palazzeschi è una durevole presenza di sottofondo, ora congeniale ora irrisa, in qualche modo paradigmatica.
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978-88-6032-833-5
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