La Marca pontificia

Il testo indaga il rapporto politico fra gli statuti urbani delle Marche e il governo dello Stato della Chiesa negli ultimi due secoli del medioevo. Il tema investe non soltanto l’ambito giuridico, quanto più le relazioni potestative fra le città e la monarchia pontificia. La prospettiva di indagine muove dalla considerazione della varietà formale e dalla natura composita dei testi normativi superstiti, sia manoscritti che a stampa. La geografia statutaria, del resto, appare polarizzata nell’area centromeridionale, dove era consolidato un assetto policentrico. Lo studio analizza i prestiti, gli scambi di modelli, gli influssi e le riscritture degli statuti nel tempo. Complessivamente emerge che il governo papale preferì non limitare la produzione statutaria urbana, ma agire su altri livelli, consentendo così alle città e ai centri minori di perpetuare fino alla piena età moderna quella vivace tradizione normativa caratteristica dell’età comunale.