Tradotto in sessantaquattro Paesi e in quarantacinque lingue, Umberto Eco è tra gli intellettuali italiani più conosciuti e apprezzati nel panorama globale. La sua capacità di prevedere e analizzare le contaminazioni tra linguaggi diversi, ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura italiana. Al di là del suo straordinario intelletto, Eco era anche celebrato per la sua umanità: brillante narratore di aneddoti, ironico e sempre disponibile, incarnava un certo tipo di intellettualità mai ostentata. Questo intervento si propone di esplorare la ricezione internazionale di Eco, seguendo due percorsi distinti ma interconnessi: quello saggistico e quello narrativo. La prima parte indagherà la produzione globale delle sue opere accademiche, concentrandosi sui suoi contributi innovativi nel campo della semiotica, filosofia e teoria della comunicazione, e sul loro impatto nei contesti culturali più disparati. La seconda parte analizzerà il fenomeno de Il nome della rosa (1980) – il più grande best-seller italiano all’estero –, un romanzo che non solo ha ridefinito la narrativa postmoderna ma ha trasformato Eco in un’icona pop internazionale, capace di avvicinare pubblico e critica superando i confini tra cultura “alta” e “popolare”. L’intervento si concluderà con una riflessione sul ruolo di Umberto Eco come ambasciatore della cultura italiana, mettendo in luce come l’interpretazione rappresenti il filo conduttore della sua opera. Né la semiotica, né il romanzo, né la linguistica, prese singolarmente, possono racchiudere pienamente la sua eredità: il vero amore di Eco risiedeva nell’atto stesso di interpretare e decifrare il mondo, cercando instancabilmente di coglierne il senso attraverso le sue opere.
Interpretare il mondo: l’impatto di Umberto Eco nella cultura italiana
Petrassi Danilo
2025-01-01
Abstract
Tradotto in sessantaquattro Paesi e in quarantacinque lingue, Umberto Eco è tra gli intellettuali italiani più conosciuti e apprezzati nel panorama globale. La sua capacità di prevedere e analizzare le contaminazioni tra linguaggi diversi, ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura italiana. Al di là del suo straordinario intelletto, Eco era anche celebrato per la sua umanità: brillante narratore di aneddoti, ironico e sempre disponibile, incarnava un certo tipo di intellettualità mai ostentata. Questo intervento si propone di esplorare la ricezione internazionale di Eco, seguendo due percorsi distinti ma interconnessi: quello saggistico e quello narrativo. La prima parte indagherà la produzione globale delle sue opere accademiche, concentrandosi sui suoi contributi innovativi nel campo della semiotica, filosofia e teoria della comunicazione, e sul loro impatto nei contesti culturali più disparati. La seconda parte analizzerà il fenomeno de Il nome della rosa (1980) – il più grande best-seller italiano all’estero –, un romanzo che non solo ha ridefinito la narrativa postmoderna ma ha trasformato Eco in un’icona pop internazionale, capace di avvicinare pubblico e critica superando i confini tra cultura “alta” e “popolare”. L’intervento si concluderà con una riflessione sul ruolo di Umberto Eco come ambasciatore della cultura italiana, mettendo in luce come l’interpretazione rappresenti il filo conduttore della sua opera. Né la semiotica, né il romanzo, né la linguistica, prese singolarmente, possono racchiudere pienamente la sua eredità: il vero amore di Eco risiedeva nell’atto stesso di interpretare e decifrare il mondo, cercando instancabilmente di coglierne il senso attraverso le sue opere.| File | Dimensione | Formato | |
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