Il carteggio esplora le dinamiche dell’amicizia – nata e vissuta esclusivamente sul piano epistolare – tra Giacomo Leopardi e Leonardo Trissino, conte vicentino dedito agli studi storici e artistici, apprezza-to dai contemporanei per l’eleganza e la finezza intel-lettuale. Avviata sotto gli auspici di Pietro Giordani, la corrispondenza si trasformò ben presto in un confronto sincero e profondo, in uno scambio erudito di opinio-ni, rinsaldando la stima reciproca: in diciannove lettere di intensa carica emotiva, gli interlocutori condividono informazioni e riflessioni, confidandosi sulle esperien-ze del quotidiano, ma confrontandosi anche sullo stato delle lettere, sulla contemporaneità, sui timori nei con-fronti delle tensioni sociali prodotte dai moti carbonari. Il dialogo a distanza consente di seguire l’evoluzione in-tellettuale e umana dei due corrispondenti, dai rapporti familiari alle ragioni del progressivo disincanto leopar-diano, fino al desiderio di autoaffermazione e di ricono-scimento nel mondo culturale. Trissino si rivela un ami-co attento e complice; con lui Leopardi si apre a racconti di rara sincerità sul proprio stato d’animo e sulle proprie inquietudini. Simili per sensibilità e passioni, a dispetto della differenza d’età, Leopardi e Trissino strinsero un forte legame fatto di stima e di affetto in un momento cruciale della biografia del Recanatese, ripercorsa con nuove acquisizioni nel commento puntuale che accom-pagna questo viaggio di carta: sarà proprio all’amico di penna che Leopardi dedicherà, nel 1820, la famosa can-zone Ad Angelo Mai.
Carteggio Giacomo Leopardi Leonardo Trissino (1819-1821)
Marozzi, Gioele;Abbate, Lorenzo
2025-01-01
Abstract
Il carteggio esplora le dinamiche dell’amicizia – nata e vissuta esclusivamente sul piano epistolare – tra Giacomo Leopardi e Leonardo Trissino, conte vicentino dedito agli studi storici e artistici, apprezza-to dai contemporanei per l’eleganza e la finezza intel-lettuale. Avviata sotto gli auspici di Pietro Giordani, la corrispondenza si trasformò ben presto in un confronto sincero e profondo, in uno scambio erudito di opinio-ni, rinsaldando la stima reciproca: in diciannove lettere di intensa carica emotiva, gli interlocutori condividono informazioni e riflessioni, confidandosi sulle esperien-ze del quotidiano, ma confrontandosi anche sullo stato delle lettere, sulla contemporaneità, sui timori nei con-fronti delle tensioni sociali prodotte dai moti carbonari. Il dialogo a distanza consente di seguire l’evoluzione in-tellettuale e umana dei due corrispondenti, dai rapporti familiari alle ragioni del progressivo disincanto leopar-diano, fino al desiderio di autoaffermazione e di ricono-scimento nel mondo culturale. Trissino si rivela un ami-co attento e complice; con lui Leopardi si apre a racconti di rara sincerità sul proprio stato d’animo e sulle proprie inquietudini. Simili per sensibilità e passioni, a dispetto della differenza d’età, Leopardi e Trissino strinsero un forte legame fatto di stima e di affetto in un momento cruciale della biografia del Recanatese, ripercorsa con nuove acquisizioni nel commento puntuale che accom-pagna questo viaggio di carta: sarà proprio all’amico di penna che Leopardi dedicherà, nel 1820, la famosa can-zone Ad Angelo Mai.| File | Dimensione | Formato | |
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