Ethnic enclaves in the Marche region: navigating between deprivation and urban segregation. Affected by immigration with some delay compared to the national context, the Marche region initially responded to the phenomenon in line with the connotative model of widespread settlement and industry, which recorded a residential propensity of immigrants in the downgraded parts of historical centres. The increasing flow of migrants and family reunifications have facilitated the formation of ethnic communities which, in the absence of effective local governance, have given rise to some ethnic enclaves marked by service deprivation and urban segregation, as evidenced by the case of the Hotel House in Porto Recanati, originally established as an exclusive tourist residence in the 1960s and transformed into a “vertical ghetto” by the late 1990s: a reality characterized by cultural mixité, social isolation, and public order issues. To varying degrees, deprivation and urban segregation mark other areas (such as Lido Tre Archi in Fermo, and the southern axis of the historical centre of Jesi) which this contribution assumes as further case studies.

Toccate dall’immigrazione con qualche ritardo, rispetto al contesto nazionale, le Marche hanno dapprima risposto al fenomeno in accordo col modello connotativo dell’insediamento e dell’industria diffusi, che ha fatto registrare una propensione residenziale degli immigrati nelle parti declassate dei centri storici. L’implementarsi dei flussi e i ricongiungimenti familiari hanno favorito lo strutturarsi di comunità etniche che, nelle more della governance locale, hanno dato origine ad alcune enclave etniche segnate da deprivazione dei servizi e segregazione urbana, come nel caso dell’Hotel House di Porto Recanati, sorto come residence turistico esclusivo negli anni Sessanta e divenuto “getto verticale” a fine anni Novanta: una realtà fatta di mixité culturale, isolamento sociale e problemi di ordine pubblico. Pur a differente grado, deprivazione e segregazione urbana segnano altre realtà (Lido Tre Archi a Fermo, l’asse a sud del centro storico di Jesi) che il contributo proposto assume quali ulteriori casi di studio.

Enclave etniche nelle Marche, tra deprivazione e segregazione urbana

Pongetti, Carlo;Borghi, Diego
2024-01-01

Abstract

Ethnic enclaves in the Marche region: navigating between deprivation and urban segregation. Affected by immigration with some delay compared to the national context, the Marche region initially responded to the phenomenon in line with the connotative model of widespread settlement and industry, which recorded a residential propensity of immigrants in the downgraded parts of historical centres. The increasing flow of migrants and family reunifications have facilitated the formation of ethnic communities which, in the absence of effective local governance, have given rise to some ethnic enclaves marked by service deprivation and urban segregation, as evidenced by the case of the Hotel House in Porto Recanati, originally established as an exclusive tourist residence in the 1960s and transformed into a “vertical ghetto” by the late 1990s: a reality characterized by cultural mixité, social isolation, and public order issues. To varying degrees, deprivation and urban segregation mark other areas (such as Lido Tre Archi in Fermo, and the southern axis of the historical centre of Jesi) which this contribution assumes as further case studies.
2024
9788894690163
Toccate dall’immigrazione con qualche ritardo, rispetto al contesto nazionale, le Marche hanno dapprima risposto al fenomeno in accordo col modello connotativo dell’insediamento e dell’industria diffusi, che ha fatto registrare una propensione residenziale degli immigrati nelle parti declassate dei centri storici. L’implementarsi dei flussi e i ricongiungimenti familiari hanno favorito lo strutturarsi di comunità etniche che, nelle more della governance locale, hanno dato origine ad alcune enclave etniche segnate da deprivazione dei servizi e segregazione urbana, come nel caso dell’Hotel House di Porto Recanati, sorto come residence turistico esclusivo negli anni Sessanta e divenuto “getto verticale” a fine anni Novanta: una realtà fatta di mixité culturale, isolamento sociale e problemi di ordine pubblico. Pur a differente grado, deprivazione e segregazione urbana segnano altre realtà (Lido Tre Archi a Fermo, l’asse a sud del centro storico di Jesi) che il contributo proposto assume quali ulteriori casi di studio.
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