L’obiettivo della sottotitolazione interlinguistica è trasmettere il valore semantico e pragmatico, quindi il contenuto e lo scopo comunicativo, che il documento audiovisivo di partenza mira ad avere sul suo pubblico e renderlo accessibile, sia per espressività che per impatto, al pubblico di arrivo. I sottotitoli interlinguistici rappresentano la trasposizione di enunciati orali da una lingua a un’altra e dal dialogo filmico al testo scritto. Il risultato di questa trasposizione viene formulato in forma abbreviata mediante operazioni di riduzione e semplificazione testuale (Gottlieb 2001). Precisamente, si tratta di estrapolare il nucleo di una enunciazione orale e di “convertirlo” in un testo scritto più semplice e breve che è comunque ancorato alla situazione comunicativa del contesto filmico in cui è inserita e che mantiene alcune caratteristiche del parlato. Oltre che il passaggio interlinguistico e dall’orale allo scritto il sottotitolo subisce anche una riduzione e un adattamento testuali rispetto al dialogo filmico, per garantire un’adeguata fruibilità del testo da parte dei riceventi in termini di leggibilità. Sono preferibili frasi corte, concise e di immediata comprensione che permettano la lettura e la rielaborazione del contenuto in un tempo breve e, contemporaneamente, anche la percezione ed elaborazione delle informazioni derivanti dagli altri canali semiotici (Nardi 2020). Nella formulazione dei sottotitoli è quindi da considerare la complessità dei contenuti espressi, nei termini di carico semantico da decodificare e di densità dell’informazione (Gambier 2003). Ciò presuppone una scelta accurata delle informazioni e la loro gestione comunicativa per non creare un sovraccarico cognitivo che potrebbe risultare faticoso per lo spettatore e influire negativamente sulla sua ricezione. Tali operazioni si traducono in interventi di snellimento e semplificazione, soprattutto sintattica e lessicale, del discorso parlato che generalmente viene ridotto di un terzo nei sottotitoli. Le tecniche di riduzione e semplificazione adottate sono di solito le seguenti (Gottlieb 1992, Jüngst 20202, Díaz Cintaz/Remael 2021): omissione di parti contestualmente non rilevanti dell’enunciato, condensazione tramite sunto o abbreviazione, parafrasi mediante riformulazione semplificata. Elementi pragmaticamente rilevanti possono essere tuttavia in parte recuperati mediante la strategia di compensazione (Harvey 2001). Nel contributo queste tematiche verranno discusse e illustrate mediante esempi tratti da film tedeschi sottotitolati in italiano.

Aspetti della semplificazione in sottotitoli italiani di film tedeschi: luci e ombre

Nardi, A.
2024-01-01

Abstract

L’obiettivo della sottotitolazione interlinguistica è trasmettere il valore semantico e pragmatico, quindi il contenuto e lo scopo comunicativo, che il documento audiovisivo di partenza mira ad avere sul suo pubblico e renderlo accessibile, sia per espressività che per impatto, al pubblico di arrivo. I sottotitoli interlinguistici rappresentano la trasposizione di enunciati orali da una lingua a un’altra e dal dialogo filmico al testo scritto. Il risultato di questa trasposizione viene formulato in forma abbreviata mediante operazioni di riduzione e semplificazione testuale (Gottlieb 2001). Precisamente, si tratta di estrapolare il nucleo di una enunciazione orale e di “convertirlo” in un testo scritto più semplice e breve che è comunque ancorato alla situazione comunicativa del contesto filmico in cui è inserita e che mantiene alcune caratteristiche del parlato. Oltre che il passaggio interlinguistico e dall’orale allo scritto il sottotitolo subisce anche una riduzione e un adattamento testuali rispetto al dialogo filmico, per garantire un’adeguata fruibilità del testo da parte dei riceventi in termini di leggibilità. Sono preferibili frasi corte, concise e di immediata comprensione che permettano la lettura e la rielaborazione del contenuto in un tempo breve e, contemporaneamente, anche la percezione ed elaborazione delle informazioni derivanti dagli altri canali semiotici (Nardi 2020). Nella formulazione dei sottotitoli è quindi da considerare la complessità dei contenuti espressi, nei termini di carico semantico da decodificare e di densità dell’informazione (Gambier 2003). Ciò presuppone una scelta accurata delle informazioni e la loro gestione comunicativa per non creare un sovraccarico cognitivo che potrebbe risultare faticoso per lo spettatore e influire negativamente sulla sua ricezione. Tali operazioni si traducono in interventi di snellimento e semplificazione, soprattutto sintattica e lessicale, del discorso parlato che generalmente viene ridotto di un terzo nei sottotitoli. Le tecniche di riduzione e semplificazione adottate sono di solito le seguenti (Gottlieb 1992, Jüngst 20202, Díaz Cintaz/Remael 2021): omissione di parti contestualmente non rilevanti dell’enunciato, condensazione tramite sunto o abbreviazione, parafrasi mediante riformulazione semplificata. Elementi pragmaticamente rilevanti possono essere tuttavia in parte recuperati mediante la strategia di compensazione (Harvey 2001). Nel contributo queste tematiche verranno discusse e illustrate mediante esempi tratti da film tedeschi sottotitolati in italiano.
2024
978-88-6680-477-2
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