In quanto pratica sociale (Poirrier, 2004), il patrimonio culturale è il risultato di un continuo processo di selezione, interpretazione e trasmissione (Battilani, 2019), dunque un concetto aperto, vario e dinamico (van Veltem et al., 2017), oltre che variabile e incerto (Lattanzi, 2013). Agli inizi del nuovo millennio, sulla scia della Convenzione del Consiglio d’Europa sul paesaggio (Firenze, 2000), la Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (Parigi, 2003) e la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (Faro, 2005) hanno ridefinito non solo la nozione di patrimonio culturale, ma anche il ruolo dei cittadini nei processi di costruzione e rigenerazione, identificazione e conservazione, definizione e comunicazione del patrimonio stesso. Dopo aver tracciato le principali innovazioni che hanno animato il dibattito internazionale negli ultimi vent’anni, il contributo ne discute le implicazioni per la gestione del patrimonio culturale nel percorso verso l’adozione di modelli di governance integrata e partecipativa. Vengono inoltre prese in esame alcune esperienze che prevedono un coinvolgimento attivo delle comunità nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale in contesti complessi – urbani, periferici e anche post-disastro – con l’obiettivo di indagare lo stato dell’arte degli approcci partecipativi sperimentati a livello nazionale ed europeo.
Il coinvolgimento delle comunità locali nella gestione del patrimonio culturale: verso una governance people-centred
Cerquetti, M.
2024-01-01
Abstract
In quanto pratica sociale (Poirrier, 2004), il patrimonio culturale è il risultato di un continuo processo di selezione, interpretazione e trasmissione (Battilani, 2019), dunque un concetto aperto, vario e dinamico (van Veltem et al., 2017), oltre che variabile e incerto (Lattanzi, 2013). Agli inizi del nuovo millennio, sulla scia della Convenzione del Consiglio d’Europa sul paesaggio (Firenze, 2000), la Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (Parigi, 2003) e la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (Faro, 2005) hanno ridefinito non solo la nozione di patrimonio culturale, ma anche il ruolo dei cittadini nei processi di costruzione e rigenerazione, identificazione e conservazione, definizione e comunicazione del patrimonio stesso. Dopo aver tracciato le principali innovazioni che hanno animato il dibattito internazionale negli ultimi vent’anni, il contributo ne discute le implicazioni per la gestione del patrimonio culturale nel percorso verso l’adozione di modelli di governance integrata e partecipativa. Vengono inoltre prese in esame alcune esperienze che prevedono un coinvolgimento attivo delle comunità nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale in contesti complessi – urbani, periferici e anche post-disastro – con l’obiettivo di indagare lo stato dell’arte degli approcci partecipativi sperimentati a livello nazionale ed europeo.File | Dimensione | Formato | |
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