Il progetto di ricerca scaturisce da due esperienze che hanno preceduto questo percorso dottorale, ovvero la stesura della tesi magistrale LM-89 e della tesi di specializzazione in beni storico artistici: la prima dedicata ai progetti di educazione al patrimonio culturale realizzati da alcuni atenei italiani nell’ambito del concorso nazionale “Progetti didattici nei musei, nei siti di interesse archeologico, storico e culturale o nelle istituzioni culturali e scientifiche”, la seconda ad indagare come le Università operano complessivamente nel settore dell’educazione al patrimonio culturale. Gli attori coinvolti nelle azioni di educazione al patrimonio possono essere molteplici, dai musei agli istituti scolastici di ogni ordine e grado, dalle associazioni culturali alle singole persone, e non sa ultimo le Università. Ma quando e con quali possibilità le Università sono state coinvolte attivamente in questo ambito? Oltre alla ricostruzione cronologica delle possibilità di intervento accademiche, si è reso necessario individuare gli ambiti di questo intervento, che seguono in maniera naturale le missioni universitarie: - Didattica, intesa come formazione specifica per l’educazione al patrimonio culturale fornita a tutti i livelli, dalle lauree triennali ai post lauream; - Ricerca, ovvero i contributi di innovazione e sperimentazione prodotti in questo settore; - Terza Missione, concetto introdotto dall’ Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca. Tale tripartizione ha accompagnato l’intero processo della ricerca condotta, dalla raccolta dei dati alla stesura del presente elaborato. Il primo step della ricerca, fondamentale per delineare lo stato dell’arte circa il ruolo degli atenei italiani per l’educazione al patrimonio culturale, ha riguardato l’aggiornamento e ampliamento bibliografico e normativo: ciò ha permesso di ricostruire non solo l’ambito legislativo di riferimento, ma anche quello storico-critico, fino ad arrivare alle problematicità contemporanee relative a formazione, ricerca e Terza missione condotte dalle Università in questo settore. Successivamente è stata avviata la mappatura di insegnamenti e laboratori dedicati all’educazione al patrimonio culturale nei tre livelli della formazione accademica. Una seconda mappatura ha riguardato musei e collezioni d’arte degli atenei italiani, allo scopo di analizzarne non tanto le collezioni (tipologia, formazione, modalità di acquisizione) ma soprattutto organizzazione e lo svolgimento di attività di educazione al patrimonio (la cui documentazione è spesso rara e localistica), in modo da individuare buone pratiche di funzionamento tra ricerca, didattica e Terza missione. Contestualmente, grazie all’affiancamento alla tutor Professoressa Patrizia Dragoni, è stato possibile indagare e sperimentare attività trasversali tra didattica, ricerca e Terza missione a partire dalle collezioni dell’Università di Macerata.

L’Università per l’educazione al patrimonio culturale: didattica, ricerca e terza missione.

M. Sabatini
2024-01-01

Abstract

Il progetto di ricerca scaturisce da due esperienze che hanno preceduto questo percorso dottorale, ovvero la stesura della tesi magistrale LM-89 e della tesi di specializzazione in beni storico artistici: la prima dedicata ai progetti di educazione al patrimonio culturale realizzati da alcuni atenei italiani nell’ambito del concorso nazionale “Progetti didattici nei musei, nei siti di interesse archeologico, storico e culturale o nelle istituzioni culturali e scientifiche”, la seconda ad indagare come le Università operano complessivamente nel settore dell’educazione al patrimonio culturale. Gli attori coinvolti nelle azioni di educazione al patrimonio possono essere molteplici, dai musei agli istituti scolastici di ogni ordine e grado, dalle associazioni culturali alle singole persone, e non sa ultimo le Università. Ma quando e con quali possibilità le Università sono state coinvolte attivamente in questo ambito? Oltre alla ricostruzione cronologica delle possibilità di intervento accademiche, si è reso necessario individuare gli ambiti di questo intervento, che seguono in maniera naturale le missioni universitarie: - Didattica, intesa come formazione specifica per l’educazione al patrimonio culturale fornita a tutti i livelli, dalle lauree triennali ai post lauream; - Ricerca, ovvero i contributi di innovazione e sperimentazione prodotti in questo settore; - Terza Missione, concetto introdotto dall’ Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca. Tale tripartizione ha accompagnato l’intero processo della ricerca condotta, dalla raccolta dei dati alla stesura del presente elaborato. Il primo step della ricerca, fondamentale per delineare lo stato dell’arte circa il ruolo degli atenei italiani per l’educazione al patrimonio culturale, ha riguardato l’aggiornamento e ampliamento bibliografico e normativo: ciò ha permesso di ricostruire non solo l’ambito legislativo di riferimento, ma anche quello storico-critico, fino ad arrivare alle problematicità contemporanee relative a formazione, ricerca e Terza missione condotte dalle Università in questo settore. Successivamente è stata avviata la mappatura di insegnamenti e laboratori dedicati all’educazione al patrimonio culturale nei tre livelli della formazione accademica. Una seconda mappatura ha riguardato musei e collezioni d’arte degli atenei italiani, allo scopo di analizzarne non tanto le collezioni (tipologia, formazione, modalità di acquisizione) ma soprattutto organizzazione e lo svolgimento di attività di educazione al patrimonio (la cui documentazione è spesso rara e localistica), in modo da individuare buone pratiche di funzionamento tra ricerca, didattica e Terza missione. Contestualmente, grazie all’affiancamento alla tutor Professoressa Patrizia Dragoni, è stato possibile indagare e sperimentare attività trasversali tra didattica, ricerca e Terza missione a partire dalle collezioni dell’Università di Macerata.
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Descrizione: L’Università per l’educazione al patrimonio culturale: didattica, ricerca e terza missione.
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/332870
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