La presente tesi di dottorato indaga il family business, considerato come peculiare fenomeno socioeconomico, in cui si intrecciano valori economici e affettivi, e che costituisce ancora oggi la maggioranza delle imprese presenti in molti Paesi, rappresentando una garanzia contro i rischi del mercato. In particolare, lo studio indaga, adottando un approccio socioeconomico, tre temi principali: le caratteristiche delle aziende familiari, quindi la presenza e la gestione della sovrapposizione istituzionale tra famiglia e impresa; la trasmissione generazionale; le relazioni sociali, ambientali, ed economiche che le imprese familiari instaurano con il territorio circostante. A livello teorico, il family business è stato indagato inizialmente nelle discipline economiche; in seguito, anche le scienze sociali e la psicologia si sono interessate del fenomeno, focalizzandosi sulla questione del genere e sull’interazione tra famiglia e azienda. Nonostante la complessità, si può affermare che le aziende familiari si distinguono per il coinvolgimento della famiglia nell’attività aziendale, il quale può essere analizzato attraverso il Three-Circle Model e la scala F-PEC. La compresenza dell’aziendalità e della familiarità determina inoltre l’orientamento strategico (che può attribuire maggiore importanza all’azienda o alla famiglia), nonché effetti positivi e negativi sulla gestione aziendale e, più in generale, sulla quotidianità a livello lavorativo e familiare. Tra le criticità delle aziende familiari emerge quella del passaggio generazionale, un processo complesso, data la componente umana e relazionale che lo contraddistingue. Tuttavia, le difficoltà che le aziende incontrano (successione all’imprenditore fondatore, presenza di più successori, evento traumatico, conflittualità, trasmissione del patrimonio immateriale, …) possono essere affrontate adottando alcuni strumenti formali, nonché grazie alla legittimazione reciproca tra le generazioni. Considerando invece le aziende come attori di una comunità, è possibile notare come queste sviluppino un’interdipendenza con il territorio a livello ambientale, sociale ed economico, anche in base all’attività produttiva che svolgono. Alla luce della letteratura analizzata, i territori rappresentano elementi di vulnerabilità e vitalità socioeconomica, che contribuiscono al radicamento aziendale, nonché allo sviluppo di interattività e interazione tra azienda e territorio. Alla luce del quadro teorico di riferimento, l’obiettivo della presente tesi di dottorato è comprendere quali sono gli elementi distintivi delle aziende a conduzione familiare, le priorità della gestione, gli effetti della sovrapposizione istituzionale tra impresa e famiglia, le modalità di ingresso dei familiari in azienda e quelle di trasmissione generazionale, quindi come queste ultime influenzano le relazioni a livello sociale, ambientale e culturale con il territorio. Per rispondere a queste domande di ricerca, è stata adottata la metodologia qualitativa, utilizzando la metodologia del case study e le interviste individuali semi strutturate in uno studio comparativo tra Italia (regioni Marche e Umbria) e Spagna (Comunità Autonoma di Castilla y Leon). Le aziende selezionate sono imprese del settore caseario, nelle quali è possibile analizzare una maggiore connessione con il territorio, in particolare a livello ambientale, a causa della loro attività. I criteri che hanno consentito di individuare i casi studio sono le dimensioni aziendali (micro e piccole) e il genere del titolare d’azienda (conduzione maschile e conduzione femminile). Considerando la componente generazionale, almeno due generazioni sono presenti nelle aziende analizzate. Dall’analisi delle 21 interviste semi strutturate sono state riscontrate numerose analogie e differenze, alla luce delle dimensioni aziendali, delle generazioni coinvolte, del sesso degli intervistati. Le aziende operano in un contesto simile, sia considerando la presenza di aziende familiari e la relativa legislazione, sia per quanto riguarda l’importanza del settore caseario: a tal proposito, il contesto di riferimento è stato delineato attraverso l’analisi quantitativa di dati secondari raccolti da enti di statistica nazionali ed europei, relativi alle aziende a conduzione familiare e alle aziende casearie. Il coinvolgimento dei familiari risulta essere il criterio che distingue le aziende familiari da quelle manageriali, le imprese analizzate presentano infatti un forte coinvolgimento analizzato attraverso il Three-Circle model e la scala F-PEC. Le strutture informali tipiche delle aziende domestiche si riflettono nell’orientamento strategico: la maggior parte delle aziende analizzate attribuisce uguale importanza e valore ai due elementi che le costituiscono, la famiglia e l’azienda. Questa sovrapposizione concorre alla presenza di aspetti che facilitano oppure ostacolano il lavoro, con alcune differenze tra i due Paesi: mentre in Spagna prevale l’ambiente di lavoro collaborativo, in Italia emergono la vicinanza alla famiglia nelle microaziende e la flessibilità in quelle piccole. In entrambi i Paesi il limite maggiore è rappresentato appunto dalla sovrapposizione famiglia lavoro, intesa come impossibilità di disconnettersi dal lavoro e nelle ripercussioni negative che questo esercita sulla vita familiare. In riferimento alla successione, la trasmissione generazionale finora avvenuta si è basata sulla riorganizzazione aziendale, in nessun caso è stato fatto ricorso a consulenti esterni o documenti strategici. Mentre nei casi di successione all’imprenditore fondatore e alla successione in presenza di un evento traumatico non sono state adottate particolari misure, la presenza di più successori è stata affrontata attraverso la creazione di più unita aziendali nelle piccole imprese, sia in Italia che Spagna. Le microimprese, al contrario, hanno vissuto una trasmissione implicita. Tra gli elementi che hanno favorito e contribuito alla successione troviamo la legittimazione generazionale, sia da parte della generazione senior nei confronti di quella junior, sia il contrario. Considerando il rapporto tra aziende e territorio, si sottolinea che in entrambi i Paesi le aziende rappresentano parte della comunità. Tuttavia, mentre in Spagna prevale l’interattività sociale e aziendale, in Italia è possibile osservare maggiormente l’interattività di ricerca e sviluppo. Considerando i livelli di radicamento, in Italia prevalgono il radicamento politico e cognitivo, mentre in Spagna sono stati codificati maggiormente il radicamento strutturale e cognitivo. A tal proposito, è interessante notare come il radicamento politico emerga in chiave negativa: i racconti degli intervistati sottolineano l’inadeguatezza delle istituzioni, in particolare nelle aziende del Centro Italia, le quali sono state colpite dal sisma del 2016 e/o si trovano in contesti socioeconomici isolati. Inoltre, la prospettiva generazionale dello studio mostra come le relazioni con il territorio possano cambiare con il succedersi delle generazioni. Si può quindi concludere che i due Paesi, nonostante le forti somiglianze del contesto, mostrano affinità e divergenze considerando i macro-temi di analisi, tuttavia la scarsa importanza attribuita al processo generazionale, considerato dai partecipanti un evento naturale, può mettere in pericolo la sopravvivenza delle aziende nel lungo termine. La presente tesi, fortemente interdisciplinare, fornisce infine ulteriori spunti per la ricerca futura nel tema del family business, in particolare si potrebbero considerare ulteriori settori di attività, maggiori dimensioni aziendali, contesti socioeconomici e culturali differenti tra loro.

LE DINAMICHE GENERAZIONALI DEL FAMILY BUSINESS E L’IMPATTO SULLE RELAZIONI CON IL TERRITORIO.

M. Palermo
2024-01-01

Abstract

La presente tesi di dottorato indaga il family business, considerato come peculiare fenomeno socioeconomico, in cui si intrecciano valori economici e affettivi, e che costituisce ancora oggi la maggioranza delle imprese presenti in molti Paesi, rappresentando una garanzia contro i rischi del mercato. In particolare, lo studio indaga, adottando un approccio socioeconomico, tre temi principali: le caratteristiche delle aziende familiari, quindi la presenza e la gestione della sovrapposizione istituzionale tra famiglia e impresa; la trasmissione generazionale; le relazioni sociali, ambientali, ed economiche che le imprese familiari instaurano con il territorio circostante. A livello teorico, il family business è stato indagato inizialmente nelle discipline economiche; in seguito, anche le scienze sociali e la psicologia si sono interessate del fenomeno, focalizzandosi sulla questione del genere e sull’interazione tra famiglia e azienda. Nonostante la complessità, si può affermare che le aziende familiari si distinguono per il coinvolgimento della famiglia nell’attività aziendale, il quale può essere analizzato attraverso il Three-Circle Model e la scala F-PEC. La compresenza dell’aziendalità e della familiarità determina inoltre l’orientamento strategico (che può attribuire maggiore importanza all’azienda o alla famiglia), nonché effetti positivi e negativi sulla gestione aziendale e, più in generale, sulla quotidianità a livello lavorativo e familiare. Tra le criticità delle aziende familiari emerge quella del passaggio generazionale, un processo complesso, data la componente umana e relazionale che lo contraddistingue. Tuttavia, le difficoltà che le aziende incontrano (successione all’imprenditore fondatore, presenza di più successori, evento traumatico, conflittualità, trasmissione del patrimonio immateriale, …) possono essere affrontate adottando alcuni strumenti formali, nonché grazie alla legittimazione reciproca tra le generazioni. Considerando invece le aziende come attori di una comunità, è possibile notare come queste sviluppino un’interdipendenza con il territorio a livello ambientale, sociale ed economico, anche in base all’attività produttiva che svolgono. Alla luce della letteratura analizzata, i territori rappresentano elementi di vulnerabilità e vitalità socioeconomica, che contribuiscono al radicamento aziendale, nonché allo sviluppo di interattività e interazione tra azienda e territorio. Alla luce del quadro teorico di riferimento, l’obiettivo della presente tesi di dottorato è comprendere quali sono gli elementi distintivi delle aziende a conduzione familiare, le priorità della gestione, gli effetti della sovrapposizione istituzionale tra impresa e famiglia, le modalità di ingresso dei familiari in azienda e quelle di trasmissione generazionale, quindi come queste ultime influenzano le relazioni a livello sociale, ambientale e culturale con il territorio. Per rispondere a queste domande di ricerca, è stata adottata la metodologia qualitativa, utilizzando la metodologia del case study e le interviste individuali semi strutturate in uno studio comparativo tra Italia (regioni Marche e Umbria) e Spagna (Comunità Autonoma di Castilla y Leon). Le aziende selezionate sono imprese del settore caseario, nelle quali è possibile analizzare una maggiore connessione con il territorio, in particolare a livello ambientale, a causa della loro attività. I criteri che hanno consentito di individuare i casi studio sono le dimensioni aziendali (micro e piccole) e il genere del titolare d’azienda (conduzione maschile e conduzione femminile). Considerando la componente generazionale, almeno due generazioni sono presenti nelle aziende analizzate. Dall’analisi delle 21 interviste semi strutturate sono state riscontrate numerose analogie e differenze, alla luce delle dimensioni aziendali, delle generazioni coinvolte, del sesso degli intervistati. Le aziende operano in un contesto simile, sia considerando la presenza di aziende familiari e la relativa legislazione, sia per quanto riguarda l’importanza del settore caseario: a tal proposito, il contesto di riferimento è stato delineato attraverso l’analisi quantitativa di dati secondari raccolti da enti di statistica nazionali ed europei, relativi alle aziende a conduzione familiare e alle aziende casearie. Il coinvolgimento dei familiari risulta essere il criterio che distingue le aziende familiari da quelle manageriali, le imprese analizzate presentano infatti un forte coinvolgimento analizzato attraverso il Three-Circle model e la scala F-PEC. Le strutture informali tipiche delle aziende domestiche si riflettono nell’orientamento strategico: la maggior parte delle aziende analizzate attribuisce uguale importanza e valore ai due elementi che le costituiscono, la famiglia e l’azienda. Questa sovrapposizione concorre alla presenza di aspetti che facilitano oppure ostacolano il lavoro, con alcune differenze tra i due Paesi: mentre in Spagna prevale l’ambiente di lavoro collaborativo, in Italia emergono la vicinanza alla famiglia nelle microaziende e la flessibilità in quelle piccole. In entrambi i Paesi il limite maggiore è rappresentato appunto dalla sovrapposizione famiglia lavoro, intesa come impossibilità di disconnettersi dal lavoro e nelle ripercussioni negative che questo esercita sulla vita familiare. In riferimento alla successione, la trasmissione generazionale finora avvenuta si è basata sulla riorganizzazione aziendale, in nessun caso è stato fatto ricorso a consulenti esterni o documenti strategici. Mentre nei casi di successione all’imprenditore fondatore e alla successione in presenza di un evento traumatico non sono state adottate particolari misure, la presenza di più successori è stata affrontata attraverso la creazione di più unita aziendali nelle piccole imprese, sia in Italia che Spagna. Le microimprese, al contrario, hanno vissuto una trasmissione implicita. Tra gli elementi che hanno favorito e contribuito alla successione troviamo la legittimazione generazionale, sia da parte della generazione senior nei confronti di quella junior, sia il contrario. Considerando il rapporto tra aziende e territorio, si sottolinea che in entrambi i Paesi le aziende rappresentano parte della comunità. Tuttavia, mentre in Spagna prevale l’interattività sociale e aziendale, in Italia è possibile osservare maggiormente l’interattività di ricerca e sviluppo. Considerando i livelli di radicamento, in Italia prevalgono il radicamento politico e cognitivo, mentre in Spagna sono stati codificati maggiormente il radicamento strutturale e cognitivo. A tal proposito, è interessante notare come il radicamento politico emerga in chiave negativa: i racconti degli intervistati sottolineano l’inadeguatezza delle istituzioni, in particolare nelle aziende del Centro Italia, le quali sono state colpite dal sisma del 2016 e/o si trovano in contesti socioeconomici isolati. Inoltre, la prospettiva generazionale dello studio mostra come le relazioni con il territorio possano cambiare con il succedersi delle generazioni. Si può quindi concludere che i due Paesi, nonostante le forti somiglianze del contesto, mostrano affinità e divergenze considerando i macro-temi di analisi, tuttavia la scarsa importanza attribuita al processo generazionale, considerato dai partecipanti un evento naturale, può mettere in pericolo la sopravvivenza delle aziende nel lungo termine. La presente tesi, fortemente interdisciplinare, fornisce infine ulteriori spunti per la ricerca futura nel tema del family business, in particolare si potrebbero considerare ulteriori settori di attività, maggiori dimensioni aziendali, contesti socioeconomici e culturali differenti tra loro.
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Descrizione: LE DINAMICHE GENERAZIONALI DEL FAMILY BUSINESS E L’IMPATTO SULLE RELAZIONI CON IL TERRITORIO.
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/332850
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