Il contratto di fornitura di contenuti o di servizi digitali è stato disciplinato, per la prima volta, dalla direttiva 2019/770/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2019, la quale è stata attuata dall’Italia attraverso il D.Lgs. 4 novembre 2021, n. 173. Il legislatore eurounitario ha voluto, attraverso la direttiva, garantire ai consumatori un migliore accesso ai contenuti digitali e ai servizi digitali, nonché agevolare la fornitura di contenuti digitali e di servizi digitali da parte delle imprese che risulta essere indispensabile al fine di promuovere l’economia digitale dell’Unione e stimolare la crescita globale. Il legislatore eurounitario ritiene che le esigenze dei fornitori e dei consumatori possano essere soddisfatte solo attraverso un intervento legislativo che stabilisca in tutti gli Stati membri norme armonizzate in materia di diritto contrattuale dei consumatori che renderebbero più facile per le imprese, in particolare le PMI, fornire contenuti digitali o servizi digitali in tutta l’Unione. Suscitano particolare interesse quei contratti attraverso i quali viene posto in essere lo scambio dei contenuti o dei servizi digitali con i dati personali del consumatore, tant’è che il Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, a proposito della direttiva 2019/770/UE, ha osservato che essa: «Pur non qualificando espressamente, nel testo finale, i dati personali come controprestazione contrattuale, ancorché non pecuniaria», tuttavia, estende «anche alle ipotesi di fornitura di servizi contro dati, alcune garanzie consumeristiche essenziali».
La fornitura di contenuti e servizi digitali
Emiliozzi Enrico Antonio
2023-01-01
Abstract
Il contratto di fornitura di contenuti o di servizi digitali è stato disciplinato, per la prima volta, dalla direttiva 2019/770/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2019, la quale è stata attuata dall’Italia attraverso il D.Lgs. 4 novembre 2021, n. 173. Il legislatore eurounitario ha voluto, attraverso la direttiva, garantire ai consumatori un migliore accesso ai contenuti digitali e ai servizi digitali, nonché agevolare la fornitura di contenuti digitali e di servizi digitali da parte delle imprese che risulta essere indispensabile al fine di promuovere l’economia digitale dell’Unione e stimolare la crescita globale. Il legislatore eurounitario ritiene che le esigenze dei fornitori e dei consumatori possano essere soddisfatte solo attraverso un intervento legislativo che stabilisca in tutti gli Stati membri norme armonizzate in materia di diritto contrattuale dei consumatori che renderebbero più facile per le imprese, in particolare le PMI, fornire contenuti digitali o servizi digitali in tutta l’Unione. Suscitano particolare interesse quei contratti attraverso i quali viene posto in essere lo scambio dei contenuti o dei servizi digitali con i dati personali del consumatore, tant’è che il Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, a proposito della direttiva 2019/770/UE, ha osservato che essa: «Pur non qualificando espressamente, nel testo finale, i dati personali come controprestazione contrattuale, ancorché non pecuniaria», tuttavia, estende «anche alle ipotesi di fornitura di servizi contro dati, alcune garanzie consumeristiche essenziali».File | Dimensione | Formato | |
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