La parola ecomuseo compie cinquant’anni di vita nel 2021. Fu infatti inventata nel 1971 come neologismo da una formidabile coppia di museologi francesi, Georges Henri Rivière e Hugues de Varine-Bohan. La nuova parola serviva per esprimere un concetto nuovo e per denominare l’innovazione che i due avevano in mente di promuovere. Il successo della parola è stato senza dubbio travolgente, per la crescente diffusione dell’uso in molte parti del mondo, talora con accezioni e pratiche tanto diverse da non essere semplici sfumature. La mobilità di sensi attribuiti alla parola coincide tuttavia con la natura flessibile dell’originaria intuizione di ecomuseo come istituzione e con la progressiva presa di coscienza del suo intrinseco significato evolutivo da parte degli stessi inventori. Già a metà del Novecento, l’idea di museo come luogo di conservazione e di esposizione di oggetti artistici e culturali a beneficio di un pubblico in cerca di educazione non soddisfaceva più la museologia francese. L’idea di separare l’interno di un museo dallo spazio circostante con mura fisiche e barriere culturali era messa in crisi dal timore di un irrigidimento istituzionale rispetto al mondo esterno, che ai tempi appariva in movimento frenetico, come in grande movimento appare anche oggi. Il museo, per non tradire la propria missione di tramandare la cultura e le sue testimonianze materiali, di generazione in generazione doveva aprirsi all’esterno, e non solo metaforicamente

Ecomuseo, metamorfosi del museo

Corinto G. L.
2023-01-01

Abstract

La parola ecomuseo compie cinquant’anni di vita nel 2021. Fu infatti inventata nel 1971 come neologismo da una formidabile coppia di museologi francesi, Georges Henri Rivière e Hugues de Varine-Bohan. La nuova parola serviva per esprimere un concetto nuovo e per denominare l’innovazione che i due avevano in mente di promuovere. Il successo della parola è stato senza dubbio travolgente, per la crescente diffusione dell’uso in molte parti del mondo, talora con accezioni e pratiche tanto diverse da non essere semplici sfumature. La mobilità di sensi attribuiti alla parola coincide tuttavia con la natura flessibile dell’originaria intuizione di ecomuseo come istituzione e con la progressiva presa di coscienza del suo intrinseco significato evolutivo da parte degli stessi inventori. Già a metà del Novecento, l’idea di museo come luogo di conservazione e di esposizione di oggetti artistici e culturali a beneficio di un pubblico in cerca di educazione non soddisfaceva più la museologia francese. L’idea di separare l’interno di un museo dallo spazio circostante con mura fisiche e barriere culturali era messa in crisi dal timore di un irrigidimento istituzionale rispetto al mondo esterno, che ai tempi appariva in movimento frenetico, come in grande movimento appare anche oggi. Il museo, per non tradire la propria missione di tramandare la cultura e le sue testimonianze materiali, di generazione in generazione doveva aprirsi all’esterno, e non solo metaforicamente
2023
9788833841656
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Corinto_Ecomuseo_Metamorfosi_Museo.pdf

solo utenti autorizzati

Descrizione: PDF capitolo
Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati
Dimensione 516.26 kB
Formato Adobe PDF
516.26 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/321610
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact