La tesi propone di estendere e arricchire la letteratura su “structural gravity models”, in particolare fornendo nuove applicazioni e un'interpretazione teorica dei metodi di Heid, Larch e Yotov (2021) e Freeman, Larch, Theodorakopoulos e Yotov (2021) per l'analisi, in tali modelli, di variabili unilaterali (caratteristiche specifiche del paese, politiche interne e politiche commerciali unilaterali). L'obiettivo principale di questo lavoro, data la flessibilità dei “structural gravity models”, è fornire un quadro che tenga conto della "produttività fondamentali" (geografia, clima, infrastrutture e istituzioni che hanno un impatto sulla produttività dei produttori in un dato paese e settore) sia teoricamente che empiricamente. Vengono proposti tre applicazioni. Due esercizi mirano ad estendere e aggiornare i risultati di altri articoli come Redding e Venables (2004) per quanto riguarda la geografia economica, e Levchenko (2007) e Nunn (2007) per lo studio delle istituzioni e del commercio. Questi lavori, dovuti agli avanzamenti della letteratura del periodo, non sfruttano a pieno la dimensione bilaterale dei flussi commerciali, il ruolo delle vendite domestiche e il controllo dei termini di resistenza multilaterale, come vengono intesi attualmente. Qui, viene proposto un modo per unire lavori più recenti, come le opere sopra citate di Heid et al. (2021) e Freeman et al. (2021), ma anche Allen, Arkolakis e Takahashi (2020), con la letteratura precedente. Lo scopo principale è quello di progredire nella soluzione del problema della perfetta collinearità tra le variabili unilaterali e l'insieme degli effetti fissi (come in Heid et al. (2021)) e di dargli ulteriori basi teoriche. La speranza è che possa ispirare e facilitare ulteriori indagini su questi argomenti. Inoltre, viene fornita pure un'applicazione per questioni di policy attuali, come la pandemia di Covid-19, e nella comprensione delle conseguenze economiche di essa. Quest'ultimo esercizio ha un ulteriore obiettivo: utilizzare i “structural gravity models” con dati mensili per fornire strumenti ai responsabili politici per prendere decisioni a breve termine. Il primo capitolo, “Population Density and Export Performance: Evidence from a Structural Gravity”, risponde alla domanda: “In che modo la densità della popolazione influisce sulla performance e sulla specializzazione delle esportazioni?”. La densità della popolazione è una determinante della produttività, sia a causa delle forze di agglomerazione derivanti dalla concentrazione delle persone (grandi città, distretti industriali) sia anche a causa dei guadagni commerciali generati dalla distribuzione ineguale (o meno) delle risorse, facendo riferimento al concetto di “lumpiness” in Courant e Deardorff (1992) di Courant e Deardorff (1993). Sviluppo un modello che consente di stimare l'impatto della densità sul commercio internazionale considerando il ruolo del mercato interno. Questo quadro facilita l'interpretazione del metodo in Heid et al. (2021) e arricchisce la parte teorica di Freeman et al. (2021). Inoltre, è anche possibile stimare l'effetto specifico del parametro di sensibilità alla densità di lavoro dei produttori che appare in Allen e Arkolakis (2014) e Allen, Arkolakis e Takahashi (2020). I risultati suggeriscono che il livello di densità influisce sul commercio in modo diverso a seconda dei settori. In particolare, quelli che dipendono maggiormente dal lavoro (manifatturiero) rispetto a quelli che dipendono principalmente dalle risorse naturali (agricoltura, pesca, silvicoltura e estrazione mineraria). Questo capitolo contiene la spiegazione principale dei fondamenti teorici utilizzati nel resto della tesi. Il secondo capitolo “Domestic Institutions and International Trade: empirical in- investigation and policy implications”, si concentra principalmente sull'approccio di Heid et al. (2021) e lo applica all'analisi del nesso tra istituzioni domestiche e commercio, sia dal punto di vista econometrico sia attraverso un'analisi degli equilibri generali. Simile a Beverelli, Keck, Larch e Yotov (2018), ma differisce perché le istituzioni sono modellate come fattori di produttività fondamentale e l'indagine empirica studia le diverse implicazioni del funzionamento istituzionale (qualità) e della loro forma (ordinamento giuridico), l'interazione con legami culturali bilaterali e anche l'effetto eterogeneo in diversi settori utilizzando la definizione e la misura dell'intensità contrattuale fornita da Nunn (2007). Le implicazioni dell'equilibrio generale sono studiate con un esercizio controfattuale che vuole far luce su cosa accadrebbe se tutti i paesi avessero “buone istituzioni”. Il terzo capitolo, “The effect of domestic policies on international trade: a lesson from Covid-19” differisce dal precedente perché considera le politiche interne come semplici frizioni contenute nel vettore dei costi commerciali. Questa ipotesi aiuta a valutare l'impatto sulla prima fase della pandemia guardando l'effetto diretto delle politiche nazionali (tramite l'indice di rigore dell'Oxford Policy Tracker) e l'effetto indiretto attraverso l'effetto sulla mobilità del lavoro (dati Google) e sul traffico marittimo (dati sugli scali forniti da COMTRADE). Come ulteriore elemento di originalità, è stato incluso un modo per stimare la produzione interna mensile in modo da includere le vendite interne e mantenere anche le proprietà di uno structural gravity tradizionale. Inoltre, è inserita anche un'estensione in cui cerco di includere la social network analysis in uno structural gravity con dati ad alta frequenza temporale (mensili). L'ultima sezione conclude e discute i risultati e le ulteriori applicazioni di ciascun capitolo.

Essays on International Trade. Theory and applications of the structural gravity model with country-specific features and domestic policies.

L. Lodi
2023-01-01

Abstract

La tesi propone di estendere e arricchire la letteratura su “structural gravity models”, in particolare fornendo nuove applicazioni e un'interpretazione teorica dei metodi di Heid, Larch e Yotov (2021) e Freeman, Larch, Theodorakopoulos e Yotov (2021) per l'analisi, in tali modelli, di variabili unilaterali (caratteristiche specifiche del paese, politiche interne e politiche commerciali unilaterali). L'obiettivo principale di questo lavoro, data la flessibilità dei “structural gravity models”, è fornire un quadro che tenga conto della "produttività fondamentali" (geografia, clima, infrastrutture e istituzioni che hanno un impatto sulla produttività dei produttori in un dato paese e settore) sia teoricamente che empiricamente. Vengono proposti tre applicazioni. Due esercizi mirano ad estendere e aggiornare i risultati di altri articoli come Redding e Venables (2004) per quanto riguarda la geografia economica, e Levchenko (2007) e Nunn (2007) per lo studio delle istituzioni e del commercio. Questi lavori, dovuti agli avanzamenti della letteratura del periodo, non sfruttano a pieno la dimensione bilaterale dei flussi commerciali, il ruolo delle vendite domestiche e il controllo dei termini di resistenza multilaterale, come vengono intesi attualmente. Qui, viene proposto un modo per unire lavori più recenti, come le opere sopra citate di Heid et al. (2021) e Freeman et al. (2021), ma anche Allen, Arkolakis e Takahashi (2020), con la letteratura precedente. Lo scopo principale è quello di progredire nella soluzione del problema della perfetta collinearità tra le variabili unilaterali e l'insieme degli effetti fissi (come in Heid et al. (2021)) e di dargli ulteriori basi teoriche. La speranza è che possa ispirare e facilitare ulteriori indagini su questi argomenti. Inoltre, viene fornita pure un'applicazione per questioni di policy attuali, come la pandemia di Covid-19, e nella comprensione delle conseguenze economiche di essa. Quest'ultimo esercizio ha un ulteriore obiettivo: utilizzare i “structural gravity models” con dati mensili per fornire strumenti ai responsabili politici per prendere decisioni a breve termine. Il primo capitolo, “Population Density and Export Performance: Evidence from a Structural Gravity”, risponde alla domanda: “In che modo la densità della popolazione influisce sulla performance e sulla specializzazione delle esportazioni?”. La densità della popolazione è una determinante della produttività, sia a causa delle forze di agglomerazione derivanti dalla concentrazione delle persone (grandi città, distretti industriali) sia anche a causa dei guadagni commerciali generati dalla distribuzione ineguale (o meno) delle risorse, facendo riferimento al concetto di “lumpiness” in Courant e Deardorff (1992) di Courant e Deardorff (1993). Sviluppo un modello che consente di stimare l'impatto della densità sul commercio internazionale considerando il ruolo del mercato interno. Questo quadro facilita l'interpretazione del metodo in Heid et al. (2021) e arricchisce la parte teorica di Freeman et al. (2021). Inoltre, è anche possibile stimare l'effetto specifico del parametro di sensibilità alla densità di lavoro dei produttori che appare in Allen e Arkolakis (2014) e Allen, Arkolakis e Takahashi (2020). I risultati suggeriscono che il livello di densità influisce sul commercio in modo diverso a seconda dei settori. In particolare, quelli che dipendono maggiormente dal lavoro (manifatturiero) rispetto a quelli che dipendono principalmente dalle risorse naturali (agricoltura, pesca, silvicoltura e estrazione mineraria). Questo capitolo contiene la spiegazione principale dei fondamenti teorici utilizzati nel resto della tesi. Il secondo capitolo “Domestic Institutions and International Trade: empirical in- investigation and policy implications”, si concentra principalmente sull'approccio di Heid et al. (2021) e lo applica all'analisi del nesso tra istituzioni domestiche e commercio, sia dal punto di vista econometrico sia attraverso un'analisi degli equilibri generali. Simile a Beverelli, Keck, Larch e Yotov (2018), ma differisce perché le istituzioni sono modellate come fattori di produttività fondamentale e l'indagine empirica studia le diverse implicazioni del funzionamento istituzionale (qualità) e della loro forma (ordinamento giuridico), l'interazione con legami culturali bilaterali e anche l'effetto eterogeneo in diversi settori utilizzando la definizione e la misura dell'intensità contrattuale fornita da Nunn (2007). Le implicazioni dell'equilibrio generale sono studiate con un esercizio controfattuale che vuole far luce su cosa accadrebbe se tutti i paesi avessero “buone istituzioni”. Il terzo capitolo, “The effect of domestic policies on international trade: a lesson from Covid-19” differisce dal precedente perché considera le politiche interne come semplici frizioni contenute nel vettore dei costi commerciali. Questa ipotesi aiuta a valutare l'impatto sulla prima fase della pandemia guardando l'effetto diretto delle politiche nazionali (tramite l'indice di rigore dell'Oxford Policy Tracker) e l'effetto indiretto attraverso l'effetto sulla mobilità del lavoro (dati Google) e sul traffico marittimo (dati sugli scali forniti da COMTRADE). Come ulteriore elemento di originalità, è stato incluso un modo per stimare la produzione interna mensile in modo da includere le vendite interne e mantenere anche le proprietà di uno structural gravity tradizionale. Inoltre, è inserita anche un'estensione in cui cerco di includere la social network analysis in uno structural gravity con dati ad alta frequenza temporale (mensili). L'ultima sezione conclude e discute i risultati e le ulteriori applicazioni di ciascun capitolo.
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Descrizione: Essays on International Trade. Theory and applications of the structural gravity model with country-specific features and domestic policies.
Tipologia: Tesi di dottorato
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