Nel settore italiano dell'istruzione si registrano numeri negativi da molti anni ormai. Il segno meno che caratterizza la scuola non è solo un mero indicatore numerico, ma simbolicamente si allarga anche ad una sorta di depauperamento valoriale che ha investito la funzione stessa dell’istituzione scolastica e la figura docente. Questo si è tradotto, negli anni, in un basso tasso di apprendimento scolastico. È dunque essenziale che la scuola italiana si impegni prioritariamente affinché tutti i suoi studenti possano raggiungere livelli soddisfacenti di apprendimento, comprimendo la quota, oggi decisamente elevata, di giovani che non riescono ad acquisire le competenze minime per vivere a loro agio in una società complessa. É evidente, dunque, che serve un'attualizzazione ed una riorganizzazione, che conduca a dati migliori circa la qualità dell'apprendimento sin dall'infanzia. Anche la commissione europea riconosce che i primi anni della vita di una persona (0-6) sono i più formativi e che influenzano enormemente le successive prospettive d'istruzione e d'impiego e in generale i successi e le soddisfazioni dell'esistenza. Serve un'innovazione di qualità. Questa può venire dal passato con l'applicazione del metodo Montessori, basato sullo sviluppo dei bambini, sul modo in cui apprendono e le condizioni in cui lo fanno. L’obiettivo di questo studio è quello di determinare in che modo sia possibile attivare un processo di rinnovamento dell'educazione grazie ad una diffusione più estesa del metodo Montessori nella scuola italiana, in particolare nella fascia 3-11, scuola dell'infanzia e primaria. A questo proposito, le domande della ricerca sono: può il metodo Montessori contribuire ad innovare la scuola pubblica italiana e a migliorarne la qualità? Come? Il confronto dei dati italiani con quelli americani ed europei fornisce un quadro di riferimento per proposte concrete di sperimentazione. Per rispondere alle domande della ricerca, sono stati analizzati i dati relativi alla diffusione dell'educazione Montessori nelle scuole pubbliche degli USA e italiani. Dai risultati degli studi statunitensi si evince chiaramente come questo tipo di educazione impatti positivamente sulla qualità e competitività dell'istruzione. Dall'analisi dei dati INVALSI relativi alle scuole Montessori in Italia, appare chiaro un trend positivo, che colloca le classi a differenziazione Montessori sopra la media nazionale. Pertanto, si ritiene che una più ampia applicazione del Metodo Montessori nella scuola pubblica italiana, porterebbe ad avere risultati migliori, favorirebbe l'innovazione e aumenterebbe la qualità degli apprendimenti. Ricerche future potrebbero riguardare le aree interne dell'Italia, in particolare la rete delle piccole scuole e le pluriclassi, elemento essenziale dell'educazione Montessori.

Il Metodo Montessori nella scuola pubblica italiana e statunitense: evidenze per un potenziale di innovazione.

I. Navarra
2023-01-01

Abstract

Nel settore italiano dell'istruzione si registrano numeri negativi da molti anni ormai. Il segno meno che caratterizza la scuola non è solo un mero indicatore numerico, ma simbolicamente si allarga anche ad una sorta di depauperamento valoriale che ha investito la funzione stessa dell’istituzione scolastica e la figura docente. Questo si è tradotto, negli anni, in un basso tasso di apprendimento scolastico. È dunque essenziale che la scuola italiana si impegni prioritariamente affinché tutti i suoi studenti possano raggiungere livelli soddisfacenti di apprendimento, comprimendo la quota, oggi decisamente elevata, di giovani che non riescono ad acquisire le competenze minime per vivere a loro agio in una società complessa. É evidente, dunque, che serve un'attualizzazione ed una riorganizzazione, che conduca a dati migliori circa la qualità dell'apprendimento sin dall'infanzia. Anche la commissione europea riconosce che i primi anni della vita di una persona (0-6) sono i più formativi e che influenzano enormemente le successive prospettive d'istruzione e d'impiego e in generale i successi e le soddisfazioni dell'esistenza. Serve un'innovazione di qualità. Questa può venire dal passato con l'applicazione del metodo Montessori, basato sullo sviluppo dei bambini, sul modo in cui apprendono e le condizioni in cui lo fanno. L’obiettivo di questo studio è quello di determinare in che modo sia possibile attivare un processo di rinnovamento dell'educazione grazie ad una diffusione più estesa del metodo Montessori nella scuola italiana, in particolare nella fascia 3-11, scuola dell'infanzia e primaria. A questo proposito, le domande della ricerca sono: può il metodo Montessori contribuire ad innovare la scuola pubblica italiana e a migliorarne la qualità? Come? Il confronto dei dati italiani con quelli americani ed europei fornisce un quadro di riferimento per proposte concrete di sperimentazione. Per rispondere alle domande della ricerca, sono stati analizzati i dati relativi alla diffusione dell'educazione Montessori nelle scuole pubbliche degli USA e italiani. Dai risultati degli studi statunitensi si evince chiaramente come questo tipo di educazione impatti positivamente sulla qualità e competitività dell'istruzione. Dall'analisi dei dati INVALSI relativi alle scuole Montessori in Italia, appare chiaro un trend positivo, che colloca le classi a differenziazione Montessori sopra la media nazionale. Pertanto, si ritiene che una più ampia applicazione del Metodo Montessori nella scuola pubblica italiana, porterebbe ad avere risultati migliori, favorirebbe l'innovazione e aumenterebbe la qualità degli apprendimenti. Ricerche future potrebbero riguardare le aree interne dell'Italia, in particolare la rete delle piccole scuole e le pluriclassi, elemento essenziale dell'educazione Montessori.
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Descrizione: Il Metodo Montessori nella scuola pubblica italiana e statunitense: evidenze per un potenziale di innovazione.
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/321230
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