Il saggio sviluppa un percorso in due parti. Nella prima mette a fuoco in una prospettiva dal taglio culturale la storia dell’invenzione da parte del mondo tedesco del tragitto adriatico, un’area mediterranea che prima si affianca e poi finisce con il sostituire nel loro immaginario nostalgico desideroso di paesaggi del Sud del mondo il tragitto del classico viaggio in Italia peninsulare e insulare inaugurato con i pellegrinaggi religiosi e culminato all’epoca del Grand Tour. Nella seconda parte abbozza un progetto umanistico digitale ispirato ai principi della sostenibilità che idealmente riunisce nel suo potenziale di sviluppo tutte le anime disciplinari e le proposte presenti e avanzate in questo volume collettaneo. Scialdone ricostruisce come la fruizione dell’Adriatico da parte dei tedeschi e degli austriaci, qui messi a fuoco, riguardi sia l’élite che il viaggiatore comune e dal boom degli anni Cinquanta prosegua senza flessioni significative fino ai giorni nostri mostrando anche da parte della cultura germanica aspetti di appropriazione transculturale. Sia nella parte teorica che applicativa e progettuale il saggio sostiene che la diversità culturale inerente alla koinè adriatica, cresciuta attraverso momenti di intensi e significativi scambi interculturali sia un patrimonio da preservare, diffondere e implementare nell’ottica della creazione di una mentalità europeista e della ricostruzione e cura del “cosmopolitismo adriatico”.

“Adria-Route”. Per una valorizzazione sostenibile di un paesaggio del viaggio germanico al Sud.

Scialdone, Maria Paola
2023-01-01

Abstract

Il saggio sviluppa un percorso in due parti. Nella prima mette a fuoco in una prospettiva dal taglio culturale la storia dell’invenzione da parte del mondo tedesco del tragitto adriatico, un’area mediterranea che prima si affianca e poi finisce con il sostituire nel loro immaginario nostalgico desideroso di paesaggi del Sud del mondo il tragitto del classico viaggio in Italia peninsulare e insulare inaugurato con i pellegrinaggi religiosi e culminato all’epoca del Grand Tour. Nella seconda parte abbozza un progetto umanistico digitale ispirato ai principi della sostenibilità che idealmente riunisce nel suo potenziale di sviluppo tutte le anime disciplinari e le proposte presenti e avanzate in questo volume collettaneo. Scialdone ricostruisce come la fruizione dell’Adriatico da parte dei tedeschi e degli austriaci, qui messi a fuoco, riguardi sia l’élite che il viaggiatore comune e dal boom degli anni Cinquanta prosegua senza flessioni significative fino ai giorni nostri mostrando anche da parte della cultura germanica aspetti di appropriazione transculturale. Sia nella parte teorica che applicativa e progettuale il saggio sostiene che la diversità culturale inerente alla koinè adriatica, cresciuta attraverso momenti di intensi e significativi scambi interculturali sia un patrimonio da preservare, diffondere e implementare nell’ottica della creazione di una mentalità europeista e della ricostruzione e cura del “cosmopolitismo adriatico”.
2023
979-12-5976-569-7
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