Ci sono titoli suggestivi che creano attesa e titoli che, invece, non soltanto non la creano ma addirittura pongono questioni ovvie. A prima vista è questo il caso di questo capitolo: chi infatti, interrogandosi su Descartes, non è transitato attraverso “Totalità e infinito” di Emmanuel Levinas e gli studi cartesiani di Jean-Luc Marion? Per quanto tuttavia noto e già ampiamente affrontato sia l’argomento, ciò non esime dal porre la domanda che chiede che cosa, nel pensiero di Descartes e nella sua proposta sulle “idee”, sia tanto attuale da autorizzare a tirarlo fuori dalla comunità cartesiana as such per farne un autore del XX secolo – giacché tanto “Totalità e infinito” quanto l’intera opera di Jean-Luc Marion iniziano con Descartes. Riprendendo allora alcuni motivi noti – e noti come lo sono i percorsi di Levinas e di Marion –, la domanda-guida del capitolo è: che cosa ne viene all’idea/alle idee dato il modo in cui Descartes l’ha/le ha concepite? La risposta alla questione interpellerà innanzitutto i due lettori convocati, per verificare se la filosofia cartesiana sia stata il loro pretesto per svolgere un proprio e originale pensiero o se invece dalla loro lettura emerga quanto il modo in cui Descartes ha colto l’idea/le idee sia ancora attuale e capace di muovere la filosofia. E se sarà confermato che questo è il caso, che cosa nell’idea cartesiana o, meglio, nelle idee cartesiane ne costituisce l’attualità? Per rispondere a questi interrogativi si partirà da Levinas, si procederà con Marion e si tornerà infine a Descartes allo scopo di vedere che cosa appare a proposito delle idee dopo che i suoi eredi ne hanno ripreso le questioni.
Tra Levinas e Marion. Descartes, le idee e l’infinito
Canullo C.
2023-01-01
Abstract
Ci sono titoli suggestivi che creano attesa e titoli che, invece, non soltanto non la creano ma addirittura pongono questioni ovvie. A prima vista è questo il caso di questo capitolo: chi infatti, interrogandosi su Descartes, non è transitato attraverso “Totalità e infinito” di Emmanuel Levinas e gli studi cartesiani di Jean-Luc Marion? Per quanto tuttavia noto e già ampiamente affrontato sia l’argomento, ciò non esime dal porre la domanda che chiede che cosa, nel pensiero di Descartes e nella sua proposta sulle “idee”, sia tanto attuale da autorizzare a tirarlo fuori dalla comunità cartesiana as such per farne un autore del XX secolo – giacché tanto “Totalità e infinito” quanto l’intera opera di Jean-Luc Marion iniziano con Descartes. Riprendendo allora alcuni motivi noti – e noti come lo sono i percorsi di Levinas e di Marion –, la domanda-guida del capitolo è: che cosa ne viene all’idea/alle idee dato il modo in cui Descartes l’ha/le ha concepite? La risposta alla questione interpellerà innanzitutto i due lettori convocati, per verificare se la filosofia cartesiana sia stata il loro pretesto per svolgere un proprio e originale pensiero o se invece dalla loro lettura emerga quanto il modo in cui Descartes ha colto l’idea/le idee sia ancora attuale e capace di muovere la filosofia. E se sarà confermato che questo è il caso, che cosa nell’idea cartesiana o, meglio, nelle idee cartesiane ne costituisce l’attualità? Per rispondere a questi interrogativi si partirà da Levinas, si procederà con Marion e si tornerà infine a Descartes allo scopo di vedere che cosa appare a proposito delle idee dopo che i suoi eredi ne hanno ripreso le questioni.File | Dimensione | Formato | |
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