La tossicologia forense è una disciplina nata nell’ambito della medicina legale per la necessità di indagine su materiale cadaverico per la ricerca dei veleni. Attualmente ha ampliato molto il suo campo di interesse e si è affermata sempre di più. Si può quindi ritenere che il compito specifico della tossicologia forense sia quello di studiare il rapporto tra uomo e agente tossico attraverso l’identificazione delle sostanze tossiche in qualsiasi substrato, biologico o meno, in riferimento a fattispecie giuridiche. La ricerca può essere svolta su matrici biologiche differenti a seconda della finalità ultima dell’analisi. In caso di estrema putrefazione o carbonizzazione dei resti, quando tessuti molli e fluidi corporei non sono disponibili, possono essere utili capelli, ossa, denti e unghie definiti anche come matrici alternative o non convenzionali. Queste matrici sono le più resistenti alla decomposizione. Esse possono rappresentare una fonte di dati di confronto addizionale, possono fornire informazioni temporali retroattive, e la loro conservazione non necessita di particolari accorgimenti. Le unghie in particolar modo hanno un’origine cellulare comune a quella dei capelli, ma presentano specifiche differenze se analizzate allo stato maturo. Per poter sfruttare le nuove matrici alla ricerca di sostanze esogene è necessario sviluppare tecnologie analitiche in grado di ottenere alti livelli di sensibilità. In questo lavoro di tesi sono 5 state ricercate alcune sostanze stupefacenti (basiche) tramite l’analisi in HPLC, una tecnica cromatografica altamente sensibile che sta prendendo piede negli ultimi anni, che richiede un minor pretrattamento del campione grazie alle sue caratteristiche. Basandomi anche su altri precedenti lavori su matrici pilifere ho voluto aggiungere al metodo di estrazione per sostanze basiche in HPLC una seconda estrazione specifica per le sostanze acide, come i cannabinoidi che sono stati poi analizzati in gas cromatografia. Il metodo estrattivo utilizzato sui campioni prelevati da materiale cadaverico e da vivente si è rivelato efficace ed efficiente, in quanto tutte le sostanze ricercate sono state individuate e quantificate. Il metodo di accumulo delle sostanze all’interno della matrice ungueale non è ancora ben compreso, e ulteriori approfondimenti nel prossimo futuro vanno intrapresi per far luce sulle zone d’ombra ancora presenti in questo ambito.

Studio di matrici alternative nell’analisi tossicologica forense

E. BURATTI
2023-01-01

Abstract

La tossicologia forense è una disciplina nata nell’ambito della medicina legale per la necessità di indagine su materiale cadaverico per la ricerca dei veleni. Attualmente ha ampliato molto il suo campo di interesse e si è affermata sempre di più. Si può quindi ritenere che il compito specifico della tossicologia forense sia quello di studiare il rapporto tra uomo e agente tossico attraverso l’identificazione delle sostanze tossiche in qualsiasi substrato, biologico o meno, in riferimento a fattispecie giuridiche. La ricerca può essere svolta su matrici biologiche differenti a seconda della finalità ultima dell’analisi. In caso di estrema putrefazione o carbonizzazione dei resti, quando tessuti molli e fluidi corporei non sono disponibili, possono essere utili capelli, ossa, denti e unghie definiti anche come matrici alternative o non convenzionali. Queste matrici sono le più resistenti alla decomposizione. Esse possono rappresentare una fonte di dati di confronto addizionale, possono fornire informazioni temporali retroattive, e la loro conservazione non necessita di particolari accorgimenti. Le unghie in particolar modo hanno un’origine cellulare comune a quella dei capelli, ma presentano specifiche differenze se analizzate allo stato maturo. Per poter sfruttare le nuove matrici alla ricerca di sostanze esogene è necessario sviluppare tecnologie analitiche in grado di ottenere alti livelli di sensibilità. In questo lavoro di tesi sono 5 state ricercate alcune sostanze stupefacenti (basiche) tramite l’analisi in HPLC, una tecnica cromatografica altamente sensibile che sta prendendo piede negli ultimi anni, che richiede un minor pretrattamento del campione grazie alle sue caratteristiche. Basandomi anche su altri precedenti lavori su matrici pilifere ho voluto aggiungere al metodo di estrazione per sostanze basiche in HPLC una seconda estrazione specifica per le sostanze acide, come i cannabinoidi che sono stati poi analizzati in gas cromatografia. Il metodo estrattivo utilizzato sui campioni prelevati da materiale cadaverico e da vivente si è rivelato efficace ed efficiente, in quanto tutte le sostanze ricercate sono state individuate e quantificate. Il metodo di accumulo delle sostanze all’interno della matrice ungueale non è ancora ben compreso, e ulteriori approfondimenti nel prossimo futuro vanno intrapresi per far luce sulle zone d’ombra ancora presenti in questo ambito.
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Descrizione: Studio di matrici alternative nell’analisi tossicologica forense
Tipologia: Tesi di dottorato
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