La memoria permette di non spezzare il filo del debito che ci tiene legati ai volti e alle voci incontrate, figure di chi nella trasmissione di un sapere ha condiviso anche uno stile, un modo di essere che resta oggi come un’impronta, che modella il pensiero. Senza radici siamo come alberi che cadono sotto i colpi del vento, schiantandosi al suolo senza alcuna resistenza. La memoria è per un verso responsabile del nostro stare ben piantati a terra, perché ci riconsegna lo sguardo di chi abbiamo incontrato, la stima e la fiducia ricevute e ricambiate, testate in mille circostanze e occasioni, per l’altro si offre come un serbatoio di eventi che permette di riproporre, di tanto in tanto, per assaporarne il valore, quei legami che hanno contribuito a renderci ciò che siamo.
Tra tensione interiore e cura del fragile. Linee per una riflessione antropologica
Donatella Pagliacci
2023-01-01
Abstract
La memoria permette di non spezzare il filo del debito che ci tiene legati ai volti e alle voci incontrate, figure di chi nella trasmissione di un sapere ha condiviso anche uno stile, un modo di essere che resta oggi come un’impronta, che modella il pensiero. Senza radici siamo come alberi che cadono sotto i colpi del vento, schiantandosi al suolo senza alcuna resistenza. La memoria è per un verso responsabile del nostro stare ben piantati a terra, perché ci riconsegna lo sguardo di chi abbiamo incontrato, la stima e la fiducia ricevute e ricambiate, testate in mille circostanze e occasioni, per l’altro si offre come un serbatoio di eventi che permette di riproporre, di tanto in tanto, per assaporarne il valore, quei legami che hanno contribuito a renderci ciò che siamo.File | Dimensione | Formato | |
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