Dante nelle dispute accademico-linguistiche del Cinquecento: tra "difesa" e "opposizioni"

Il saggio ripercorre una delle maggiori polemiche che si dibattono nel Cinquecento intorno agli aspetti letterari e linguistici della Commedia dantesca e che si sviluppa all’incirca nell’ultimo trentennio del secolo, coinvolgendo un nutrito gruppo di intellettuali, anche accademici, bolognesi-romagnoli e senesi che entrarono in ostile opposizione reciproca a “colpi” di trattazioni e lettere, manoscritte e a stampa, e confronti a voce indiretti per il tramite di intermediari. Il contesto marchigiano e in particolare Macerata sono coinvolti in questa disputa attraverso l’Accademia de’ Catenati, fin da subito implicata nelle discussioni che interessarono il suo fondatore, il bolognese Girolamo Zoppio (o Zoppi). La ricostruzione del contesto della polemica è accompagnata dall'analisi e dal commento delle testimonianze offerte dalle edizioni a stampa, in particolare di Bellisario Bulgarini e di Girolamo Zoppio.