La rivoluzione delle immagini: quadri murali e proiezioni luminose tra ‘800 e ‘900

Scopo del contributo è quello di indagare i motivi della progressiva affermazione di una tipologia specifica di sussidi didattici, quelli iconici, confrontandola con le indicazioni ministeriali e inquadrandola nello sviluppo didattico e pedagogico, cercando al contempo di approfondire le modalità di spartizione del mercato tra le ditte produttrici. La rivoluzione didattica legata all’uso delle immagini a scuola è infatti legata a doppio filo con altri rinnovamenti che hanno interessato svariati campi: dal progresso tecnologico, che ha consentito di abbattere i costi di pubblicazione delle tavole a colori, a quello produttivo-finanziario, con la nascita di nuove sigle editrici o con l’aumento degli investimenti dettato dall’emergere di più moderni assetti societari. Come si può intuire, la diffusione del metodo visivo a scuola non fu figlia esclusivamente dell’affermarsi di nuove metodologie didattiche, ma vi concorse una pluralità di fattori.