Le character skills tra riflessioni critiche e opportunità pedagogica

Il dibattito attuale, scientifico e politico, sulle non cognitive skills, altrimenti definibili character skills, mira a contrastare fenomeni quali l’analfabetismo funzionale, la povertà educativa e la dispersione scolastica e, non di meno, si propone di rispondere ai bisogni metamorfici del lavoro, ossia agli incipienti cambiamenti organizzativo-produttivi innescati dallo sviluppo tecnologico. In quest’ultimo senso, la focalizzazione formativa – invero non nuova – su tratti della personalità di segno psico-sociale ed emotivo-relazionale induce a riflettere sul rischio di un allevamento e prosciugamento delle qualità umane per fini unicamente prestazionali, quindi, sul rischio bio-economico di una fagocitazione dell’intero umano in nome del culto performativo della competenza, tanto più a fronte del dominio della razionalità neoliberista e delle sue storture antropologiche. D’altra parte, ferma restando la necessità di una ineludibile riflessione critica, la stessa focalizzazione, se assunta con cura e-ducativa, può rappresentare un’opportunità pedagogica per ribadire il criterio persona-centrico dell’integralità formativa, promuovere un riequilibrio antropologico e culturale, scostandosi dalle derive individualistico-competitive del produttore neoliberisticamente delineato, e contribuire alla trasformazione delle relazioni lavorative in relazioni educativamente significative. ULTERIORI INFORMAZIONI: Atti del Webinar “Non-cognitive skills per le transizioni scuola-università-lavoro”, organizzato dal prof. Binanti dell’Università del Salento e dal prof. Di Vita dell’Università degli Studi di Palermo per conto del Gruppo S.I.Ped. di ricerca “Pedagogia del lavoro. Competenze e formazione per lo sviluppo umano e la transizione digitale ed ecologica”. Data del Webinar: 19 Maggio 2022. Data della relazione: 19 Maggio 2022.