Rileggere le "Novelle per un anno" alla luce dell’isotopia del vuoto, riconosciuto ormai in modo indiscusso come categoria fondante nelle diverse espressioni filosofiche ed artistiche (ma anche scientifiche) del Novecento, significa sottoporre il corpus della narrativa breve pirandelliana ad un’operazione di risemantizzazione. L’indagine sul motivo del vacuum e dei suoi correlati terminologici (vano, indeterminato) e concettuali (vita, illusione, forma, morte, sogno) svela la centralità di un topos che, finora trascurato dalla critica, si pone come chiave ermeneutica dell’opera sotto molteplici profili. Il rilievo quantitativo delle occorrenze lessicali che tramano i testi produce un effetto di ridondanza che si impone di per sé all’attenzione del lettore. Queste figurazioni tematiche tracciano, del resto, nei racconti un percorso circolare che assume la valenza allegorica del non senso esistenziale chiuso in un eterno ritorno, mentre tra esse si instaura una rete di corrispondenze che permettono di interpretare la raccolta anche a livello formale (la molteplicità di strategie narrative come il flusso magmatico ed indistinto della vita) e strutturale (un titolo ed un’organizzazione unitaria che si rivelano un involucro vuoto, incapace di racchiudere il caos).

Figurazioni del vuoto. Per una rilettura delle "Novelle per un anno" di Luigi Pirandello

Lorenzetti S
2016-01-01

Abstract

Rileggere le "Novelle per un anno" alla luce dell’isotopia del vuoto, riconosciuto ormai in modo indiscusso come categoria fondante nelle diverse espressioni filosofiche ed artistiche (ma anche scientifiche) del Novecento, significa sottoporre il corpus della narrativa breve pirandelliana ad un’operazione di risemantizzazione. L’indagine sul motivo del vacuum e dei suoi correlati terminologici (vano, indeterminato) e concettuali (vita, illusione, forma, morte, sogno) svela la centralità di un topos che, finora trascurato dalla critica, si pone come chiave ermeneutica dell’opera sotto molteplici profili. Il rilievo quantitativo delle occorrenze lessicali che tramano i testi produce un effetto di ridondanza che si impone di per sé all’attenzione del lettore. Queste figurazioni tematiche tracciano, del resto, nei racconti un percorso circolare che assume la valenza allegorica del non senso esistenziale chiuso in un eterno ritorno, mentre tra esse si instaura una rete di corrispondenze che permettono di interpretare la raccolta anche a livello formale (la molteplicità di strategie narrative come il flusso magmatico ed indistinto della vita) e strutturale (un titolo ed un’organizzazione unitaria che si rivelano un involucro vuoto, incapace di racchiudere il caos).
2016
978-88-87543-82-7
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