This work aims to offer some element of reflection, starting from the perspective of Jürgen Habermas' theory of discourse, on how the experience of Covid-19 has influenced the protection of the individual's fundamental rights and freedoms. In the pandemic, in fact, rights and freedoms are placed in tension by the strengthening of the necessary coercive interventions by public authorities, understood as a system of authority. In this context, individual and collective decisions, taken and implemented mainly in the medical-scientific field, seem to have an even profound impact on the traditional processes of legitimizing public choice, placing in the foreground a profound critical reflection on the relationship between science and law and on the link between political decision and technical-scientific expertise. Even in the so-called "tragic choices" law plays a central role, intertwining with philosophical and scientific reflections aimed at finding a contingent point of balance between the guarantee of fundamental rights and their possible limitation, justified by the needs of the emergency. In the absolute inadmissibility of attributing an economic value to human life and faced with the tragic nature of the choices, there emerges all the need to justify them and to offer, as far as possible, a rational and publicly acceptable explanation, welding the right to life to the social and civic solidarity, intrinsic to the democratic state of law and reflected in the democratic constitutions.

Questo lavoro si propone di offrire alcuni spunti di riflessione, a partire dalla prospettiva della teoria del discorso di Jürgen Habermas, sul come l’esperienza del Covid-19 abbia influito sulla tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dell’individuo. Nella pandemia, infatti, diritti e libertà sono posti in tensione dal rafforzamento dei necessari interventi coercitivi dei pubblici poteri, intesi come sistema di autorità. In quest’ambito, le decisioni individuali e collettive, assunte ed implementate principalmente nell’ambito medico-scientifico, sembrano incidere ancor profondamente nei tradizionali processi di legittimazione della scelta pubblica, ponendo in primo piano una profonda riflessione critica sul rapporto tra scienza e diritto e sul nesso tra decisione politica ed expertise tecnico-scientifica. Anche nelle cosiddette “scelte tragiche” il diritto assume un ruolo centrale, intrecciandosi a riflessioni filosofiche e scientifiche tese a rinvenire un contingente punto di equilibrio tra la garanzia dei diritti fondamentali e una loro eventuale limitazione, giustificata dalle necessità dell’emergenza. Nell’assoluta inammissibilità di attribuire un valore economico alla vita umana e posti di fronte alla tragicità delle scelte, emerge tutta la necessità di giustificare le stesse e di offrirne, per quanto possibile, una spiegazione razionale e pubblicamente condivisibile, saldando il diritto alla vita alla solidarietà sociale e civica, intrinseca allo Stato democratico di diritto e riflessa nelle Costituzioni democratiche.

La solidarietà è l'unica cura? Tensioni e prospettive della democrazia deliberativa habermasiana nell'emergenza da Covid-19.

Arianna Maceratini
2022-01-01

Abstract

This work aims to offer some element of reflection, starting from the perspective of Jürgen Habermas' theory of discourse, on how the experience of Covid-19 has influenced the protection of the individual's fundamental rights and freedoms. In the pandemic, in fact, rights and freedoms are placed in tension by the strengthening of the necessary coercive interventions by public authorities, understood as a system of authority. In this context, individual and collective decisions, taken and implemented mainly in the medical-scientific field, seem to have an even profound impact on the traditional processes of legitimizing public choice, placing in the foreground a profound critical reflection on the relationship between science and law and on the link between political decision and technical-scientific expertise. Even in the so-called "tragic choices" law plays a central role, intertwining with philosophical and scientific reflections aimed at finding a contingent point of balance between the guarantee of fundamental rights and their possible limitation, justified by the needs of the emergency. In the absolute inadmissibility of attributing an economic value to human life and faced with the tragic nature of the choices, there emerges all the need to justify them and to offer, as far as possible, a rational and publicly acceptable explanation, welding the right to life to the social and civic solidarity, intrinsic to the democratic state of law and reflected in the democratic constitutions.
2022
9788813380410
Questo lavoro si propone di offrire alcuni spunti di riflessione, a partire dalla prospettiva della teoria del discorso di Jürgen Habermas, sul come l’esperienza del Covid-19 abbia influito sulla tutela dei diritti e delle libertà fondamentali dell’individuo. Nella pandemia, infatti, diritti e libertà sono posti in tensione dal rafforzamento dei necessari interventi coercitivi dei pubblici poteri, intesi come sistema di autorità. In quest’ambito, le decisioni individuali e collettive, assunte ed implementate principalmente nell’ambito medico-scientifico, sembrano incidere ancor profondamente nei tradizionali processi di legittimazione della scelta pubblica, ponendo in primo piano una profonda riflessione critica sul rapporto tra scienza e diritto e sul nesso tra decisione politica ed expertise tecnico-scientifica. Anche nelle cosiddette “scelte tragiche” il diritto assume un ruolo centrale, intrecciandosi a riflessioni filosofiche e scientifiche tese a rinvenire un contingente punto di equilibrio tra la garanzia dei diritti fondamentali e una loro eventuale limitazione, giustificata dalle necessità dell’emergenza. Nell’assoluta inammissibilità di attribuire un valore economico alla vita umana e posti di fronte alla tragicità delle scelte, emerge tutta la necessità di giustificare le stesse e di offrirne, per quanto possibile, una spiegazione razionale e pubblicamente condivisibile, saldando il diritto alla vita alla solidarietà sociale e civica, intrinseca allo Stato democratico di diritto e riflessa nelle Costituzioni democratiche.
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