La tesi di dottorato ha per oggetto la Crestomazia della prosa, antologia della letteratura italiana pubblicata da Leopardi nel 1827. Il lavoro si articola in due parti: uno studio critico-filologico suddiviso in tre capitoli, dedicati all’officina, alle fonti e al metodo della Crestomazia; la seconda parte ospita l’edizione critica dell’opera, secondo l’editio princeps del 1827. Il primo capitolo ricostruisce la genesi e le fasi di elaborazione dell’opera, attraverso lo studio dei materiali di lavoro (conservati presso la Biblioteca Nazionale di Napoli) e le testimonianze contenute in altre opere, in particolare nell’Epistolario e nello Zibaldone. L’antologia segue la scia degli interessi storiografici del 1819-1820, quando Leopardi progetta la stesura di un trattato sulla Condizione presente delle lettere italiane in sette libri. L’opera rientra in un program¬ma di rinnovamento della letteratura italiana in chiave nazionale e popolare e di diffusione dei suoi classici presso un pubblico ampio. Tale finalità è condivisa anche da altri progetti e iniziative editoriali del periodo, come il commento al Canzoniere di Petrarca. Il secondo capitolo è dedicato allo studio delle fonti della Crestomazia, cioè delle edizioni che Leopardi utilizza per selezionare i testi, funzionale alla costruzione dell’edizione critica, il cui apparato riporta le varianti dei brani originali, sui quali l’autore interviene con modifiche di vario genere, in particolare di carattere linguistico. L’indagine sulle fonti ha richiesto una contestuale discussione su una serie di problemi metodologici propedeutici alla loro individuazione. Il terzo capitolo illustra il metodo con cui Leopardi organizza l’antologia. Il suo modello di riferimento sono le Leçons de littérature et de morale di M. Noël e M. Delaplace, da cui ricava l’impostazione generale della Crestomazia, apportando alla struttura originaria della raccolta significative modifiche. L’antologia non è ordinata cronologicamente, ma per generi retorici, nei quali i brani sono affiancati in base ad assonanze tematiche e concettuali, come mostra l’analisi della sezione delle Narrazioni. Inoltre, il capitolo confronta la Crestomazia della prosa con quella poetica (1828), discutendo la diversità dei metodi organizzativi. La seconda parte della tesi propone l’edizione critica della Crestomazia. L’apparato riproduce le lezioni originali dei testi, ai quali, come detto, Leopardi apporta interventi di varia natura, che riguardano soprattutto la grafia e la punteggiatura, ma che includono anche tagli e congetture. I materiali dell’apparato consentono di verificare così i processi redazionali che accompagnano la realizzazione dell’opera.

Per un’edizione critica della Crestomazia della prosa di Giacomo Leopardi. Officina, fonti, metodo

LAURO, Roberto
2022-01-01

Abstract

La tesi di dottorato ha per oggetto la Crestomazia della prosa, antologia della letteratura italiana pubblicata da Leopardi nel 1827. Il lavoro si articola in due parti: uno studio critico-filologico suddiviso in tre capitoli, dedicati all’officina, alle fonti e al metodo della Crestomazia; la seconda parte ospita l’edizione critica dell’opera, secondo l’editio princeps del 1827. Il primo capitolo ricostruisce la genesi e le fasi di elaborazione dell’opera, attraverso lo studio dei materiali di lavoro (conservati presso la Biblioteca Nazionale di Napoli) e le testimonianze contenute in altre opere, in particolare nell’Epistolario e nello Zibaldone. L’antologia segue la scia degli interessi storiografici del 1819-1820, quando Leopardi progetta la stesura di un trattato sulla Condizione presente delle lettere italiane in sette libri. L’opera rientra in un program¬ma di rinnovamento della letteratura italiana in chiave nazionale e popolare e di diffusione dei suoi classici presso un pubblico ampio. Tale finalità è condivisa anche da altri progetti e iniziative editoriali del periodo, come il commento al Canzoniere di Petrarca. Il secondo capitolo è dedicato allo studio delle fonti della Crestomazia, cioè delle edizioni che Leopardi utilizza per selezionare i testi, funzionale alla costruzione dell’edizione critica, il cui apparato riporta le varianti dei brani originali, sui quali l’autore interviene con modifiche di vario genere, in particolare di carattere linguistico. L’indagine sulle fonti ha richiesto una contestuale discussione su una serie di problemi metodologici propedeutici alla loro individuazione. Il terzo capitolo illustra il metodo con cui Leopardi organizza l’antologia. Il suo modello di riferimento sono le Leçons de littérature et de morale di M. Noël e M. Delaplace, da cui ricava l’impostazione generale della Crestomazia, apportando alla struttura originaria della raccolta significative modifiche. L’antologia non è ordinata cronologicamente, ma per generi retorici, nei quali i brani sono affiancati in base ad assonanze tematiche e concettuali, come mostra l’analisi della sezione delle Narrazioni. Inoltre, il capitolo confronta la Crestomazia della prosa con quella poetica (1828), discutendo la diversità dei metodi organizzativi. La seconda parte della tesi propone l’edizione critica della Crestomazia. L’apparato riproduce le lezioni originali dei testi, ai quali, come detto, Leopardi apporta interventi di varia natura, che riguardano soprattutto la grafia e la punteggiatura, ma che includono anche tagli e congetture. I materiali dell’apparato consentono di verificare così i processi redazionali che accompagnano la realizzazione dell’opera.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
LAURO_TESI DI DOTTORATO.pdf

accesso aperto

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: DRM non definito
Dimensione 6.48 MB
Formato Adobe PDF
6.48 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11393/297746
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact