This monograph summarises the results of the full study of the monument, already excavated and restored by the Italian Archaeological Service in 1930-31, hitherto described in a few short notes, but unpublished in detail. The analysis includes: history of both excavation and restoration of the preserved structures, the survey and the description of the latter, and the detailed study of the architectural features (seen within the frame of the local architecture of Lepcis and its different cultural influences) in relation to the inscriptions. These data give for the first time a complete overview, allowing the suggestion of hypothesis about the reconstruction of the arch, particularly regarding the typology of the inner vault, the shape of the attic, and the presence of bronze statues and trophies above the columned foreparts. Aspects of the original construction have also been defined, as being the result of the local adaptation of established Roman patterns; new suggestions for the political propaganda regarding the monumental arch have been also discussed. The monograph ends with a survey of all the known Roman triumphal arches in Northern Africa. Abstracts both in English and Arabic languages complete the book.

Il volume raccoglie i risultati dell'indagine monografica sul monumento, che, scavato e parzialmente ripristinato dagli Italiani già nel 1930-31, era rimasto – a eccezione di qualche breve nota – sostanzialmente inedito. Lo studio, che parte da una storiografia dello scavo e del restauro dei resti, comprende un'analisi dettagliata delle strutture allo stato di rudere, dei suoi tratti architettonici – inseriti nel contesto della produzione leptitana e degli influssi culturali che la caratterizzano – e dell'apparato epigrafico. I dati raccolti, che per la prima volta tracciano un quadro completo, hanno consentito di proporre nuove ipotesi ricostruttive, che chiariscono, tra l'altro, la natura della volta di copertura del vano interno, l'articolazione dell'attico, la presenza di statue e trofei sugli avancorpi. Inoltre, in questo stesso quadro hanno trovato spiegazione gli aspetti originali che contraddistinguono la costruzione, esito dell'interpretazione locale di modelli romani; al contempo, sono emersi nuovi e intrinseci significati politici e propagandistici. Completano il lavoro una sezione dedicata all'architettura onoraria nordafricana in età imperiale e abstracts in inglese e in arabo.

L'Arco di Traiano a Leptis Magna

Mazzilli G.
2016-01-01

Abstract

This monograph summarises the results of the full study of the monument, already excavated and restored by the Italian Archaeological Service in 1930-31, hitherto described in a few short notes, but unpublished in detail. The analysis includes: history of both excavation and restoration of the preserved structures, the survey and the description of the latter, and the detailed study of the architectural features (seen within the frame of the local architecture of Lepcis and its different cultural influences) in relation to the inscriptions. These data give for the first time a complete overview, allowing the suggestion of hypothesis about the reconstruction of the arch, particularly regarding the typology of the inner vault, the shape of the attic, and the presence of bronze statues and trophies above the columned foreparts. Aspects of the original construction have also been defined, as being the result of the local adaptation of established Roman patterns; new suggestions for the political propaganda regarding the monumental arch have been also discussed. The monograph ends with a survey of all the known Roman triumphal arches in Northern Africa. Abstracts both in English and Arabic languages complete the book.
2016
978-88-913-0977-8
Il volume raccoglie i risultati dell'indagine monografica sul monumento, che, scavato e parzialmente ripristinato dagli Italiani già nel 1930-31, era rimasto – a eccezione di qualche breve nota – sostanzialmente inedito. Lo studio, che parte da una storiografia dello scavo e del restauro dei resti, comprende un'analisi dettagliata delle strutture allo stato di rudere, dei suoi tratti architettonici – inseriti nel contesto della produzione leptitana e degli influssi culturali che la caratterizzano – e dell'apparato epigrafico. I dati raccolti, che per la prima volta tracciano un quadro completo, hanno consentito di proporre nuove ipotesi ricostruttive, che chiariscono, tra l'altro, la natura della volta di copertura del vano interno, l'articolazione dell'attico, la presenza di statue e trofei sugli avancorpi. Inoltre, in questo stesso quadro hanno trovato spiegazione gli aspetti originali che contraddistinguono la costruzione, esito dell'interpretazione locale di modelli romani; al contempo, sono emersi nuovi e intrinseci significati politici e propagandistici. Completano il lavoro una sezione dedicata all'architettura onoraria nordafricana in età imperiale e abstracts in inglese e in arabo.
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