Si studia la diffusione di Pavese nella Spagna franchista, vagliando, in primo luogo gli expedientes di censura (fino ad ora inediti) prodotti dal Servicio de Inspección de Libros, l’apparato preposto al controllo editoriale del regime. Tale organismo ebbe un ruolo chiave nel limitare la diffusione di un autore già noto a livello internazionale e che gli stessi membri della cosiddetta Generación del Medio Siglo consideravano uno dei propri modelli di gusto estetico. Il Servicio, da un lato, fomentò l’autocensura di case editrici, traduttori e agenti letterari, che per anni non osarono proporre un autore “pericoloso”; e, dall’altro, ebbe un ruolo ancora più tangibile, vietando o mutilando alcune opere. La censura della produzione dello scrittore delle Langhe offre, quindi, un vasto campionario dei rischi a cui poteva andare incontro la pubblicazione di testi considerati amorali e rappresentanti di quel “crudo realismo italiano” tanto stigmatizzato dai lectores del Ministero. Nello studio si ripercorrono i primi tentativi di importare le traduzioni argentine di due romanzi pavesiani (La luna e i falò e Tra donne sole) per passare poi ad analizzare le strategie che idearono congiuntamente Carlos Barral e Giulio Einaudi per dare alle stampe per la prima volta in Spagna il volume di racconti La spiaggia e il romanzo Il compagno. Per l’editore catalano ai problemi con la censura si aggiungevano complicazioni legate alla negoziazione dei diritti d’autore. Nonostante una maggiore flessibilità del Servicio negli anni sessanta, che favorì la pubblicazione di alcuni classici, l’opera omnia di Pavese poté approdare oltre i Pirenei solo alla fine degli anni settanta, con decenni di ritardo rispetto al resto del mondo. Così, solo alla fine della dittatura il lettore spagnolo poté averne accesso senza limitazioni, tagli e veti. Si offre, infine, uno sguardo alle traduzioni catalane, che in diverse occasioni anticiparono cronologicamente quelle spagnole.
“Un realismo crudo de mal gusto”. Veti e censura all’opera di Cesare Pavese nella Spagna franchista
Bresadola, Andrea
2022-01-01
Abstract
Si studia la diffusione di Pavese nella Spagna franchista, vagliando, in primo luogo gli expedientes di censura (fino ad ora inediti) prodotti dal Servicio de Inspección de Libros, l’apparato preposto al controllo editoriale del regime. Tale organismo ebbe un ruolo chiave nel limitare la diffusione di un autore già noto a livello internazionale e che gli stessi membri della cosiddetta Generación del Medio Siglo consideravano uno dei propri modelli di gusto estetico. Il Servicio, da un lato, fomentò l’autocensura di case editrici, traduttori e agenti letterari, che per anni non osarono proporre un autore “pericoloso”; e, dall’altro, ebbe un ruolo ancora più tangibile, vietando o mutilando alcune opere. La censura della produzione dello scrittore delle Langhe offre, quindi, un vasto campionario dei rischi a cui poteva andare incontro la pubblicazione di testi considerati amorali e rappresentanti di quel “crudo realismo italiano” tanto stigmatizzato dai lectores del Ministero. Nello studio si ripercorrono i primi tentativi di importare le traduzioni argentine di due romanzi pavesiani (La luna e i falò e Tra donne sole) per passare poi ad analizzare le strategie che idearono congiuntamente Carlos Barral e Giulio Einaudi per dare alle stampe per la prima volta in Spagna il volume di racconti La spiaggia e il romanzo Il compagno. Per l’editore catalano ai problemi con la censura si aggiungevano complicazioni legate alla negoziazione dei diritti d’autore. Nonostante una maggiore flessibilità del Servicio negli anni sessanta, che favorì la pubblicazione di alcuni classici, l’opera omnia di Pavese poté approdare oltre i Pirenei solo alla fine degli anni settanta, con decenni di ritardo rispetto al resto del mondo. Così, solo alla fine della dittatura il lettore spagnolo poté averne accesso senza limitazioni, tagli e veti. Si offre, infine, uno sguardo alle traduzioni catalane, che in diverse occasioni anticiparono cronologicamente quelle spagnole.File | Dimensione | Formato | |
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